Nuovo modello di Toscana solidale, Scaramelli (Pd): “Regione attiva nella creazione di posti di lavoro”


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Primi rscaramelli1isultati del bando regionale per progetti di lavori pubblica utilità. 

Il commento del presidente della Commissione sanità e politiche sociali Stefano Scaramelli.   

 

Dai 300 ai 400 posti di lavoro e se l’esperimento avrà successo, andrà ripetuto in futuro. Si tratta dei 23 piani di lavoro di pubblica utilità, 3 in provincia di Siena, tra i primi risultati del bando finanziato dalla Regione Toscana con un milione di euro. Il bando partito a giugno prevedeva, per la prima volta, una misura elaborata per favorire l’occupazione di soggetti svantaggiati nel mercato del lavoro e per contrastare la disoccupazione di lunga durata, attraverso l’attuazione di iniziative finalizzate all’impiego temporaneo e straordinario in lavori di pubblica utilità.

 

“Soddisfazione e sostegno per questa iniziativa che potrebbe essere messa a sistema” – dice Stefano Scaramelli (Pd), presidente Commissione Sanità e politiche sociali – “e  creare i presupposti per un modello di Toscana solidale e attiva nel sociale. Questa azione mette carburante in una macchina ferma da troppo tempo e segna un’inversione di tendenza rispetto al passato, aprendo una nuova fase di sviluppo e di coesione sociale fondamentale per la ripartenza economica e il contrasto alla disoccupazione. Più tempo si resta senza lavoro e più difficile diventa ritrovarlo, per questo la misura si pone nella strada giusta. La politica deve farsi carico del lavoro, anche per i soggetti svantaggiati, della sofferenza e delle difficoltà, ponendo la questione al centro dell’azione pubblica. Un’azione, come nel caso di questo bando della Regione Toscana, che deve connotarsi per un impegno incessante nella ricerca di soluzioni tempestive ed efficaci alle urgenti istanze dei cittadini”.

 

I 23 progetti di lavori di pubblica utilità sono un modo per coinvolgere attivamente le persone che si trovano, a causa della mancanza di lavoro, in una grave difficoltà economica e che non hanno possibilità di accedere ad ammortizzatori sociali. Ora partirà la fase istruttoria, cui seguirà una valutazione e la graduatoria finale. Gli uffici di Sviluppo Toscana procederanno in tempi brevi alla verifica dei requisiti di ammissibilità (art 11 del bando), condizione fondamentale per accedere alla successiva fase di valutazione tecnica (art 12). Al termine della valutazione, la graduatoria dovrà essere approvata e pubblicata sul Burt. I progetti vengono finanziati in ordine di graduatoria fino ad esaurimento delle risorse disponibili, salvo riapertura dei termini in caso di economie. Il cofinanziamento regionale per ciascun lavoratore coinvolto nel progetto sarà pari al 80% del costo del lavoro, riferito ad una retribuzione lorda non superiore a 8.000 euro annui.

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