Ok dal Consiglio regionale a legge sulle cave, Pd: “Sanata situazione che metteva a rischio settore, si coniuga ambiente e lavoro”


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Gli interventi dei consiglieri regionali Bugliani e Baccelli e del capogruppo Leonardo Marras

 

Via libera in Consiglio regionale a una proposta di legge di modifica alle disposizioni in materia di cave, dopo che nel distretto apuo-versiliese erano state rilevate una serie di difformità nell’attività di escavazione, che avrebbero dato luogo alla decadenza delle autorizzazioni rilasciate nelle more.  L’intervento normativo, per sostenere le condizioni di sicurezza e salvaguardare i livelli occupazionali prevede un periodo transitorio – fino e non oltre il 5 giugno 2019 – dove è esclusa l’immediata applicazione della più grave misura sanzionatoria della decadenza, disponendo però la realizzazione di un progetto di messa in sicurezza e risistemazione ambientale dell’area, tenendo conto degli impatti complessivi derivanti dalle lavorazioni difformi.

 

“Una proposta di legge che va a toccare un problema molto forte e vivo nel territorio di Carrara, quello delle attività estrattive sospese. – ha dichiarato Giacomo Bugliani, consigliere regionale Pd e presidente commissione Affari istituzionali- Problema che, seppur rientrato proprio ieri per alcune imprese, che temporaneamente hanno ripreso l’attività, ha comunque comportato la necessità di un intervento legislativo rapido da parte della Regione, volto a preservare valori fondamentali come la tutela del lavoro e delle attività economiche. Proprio per il suo carattere di urgenza, il provvedimento non ha potuto essere approfondito nelle commissioni competenti, cosa che rende la normativa sotto alcuni aspetti perfettibile e non esclude che potranno emergere in futuro criticità non secondarie su cui lavorare. Per questo ho espressamente chiesto alla Giunta regionale di attivarsi, con ogni strumento possibile, per far sì che i tempi successivi alla presentazione del progetto di risistemazione ambientale siano quanto mai rapidi e in sintonia con quanto disposto dalla normativa approvata. Resta il merito della Regione di aver fornito una risposta a una situazione che rischiava di avere serie ricadute occupazionali e sociali, evitando soluzioni drastiche come la revoca dell’autorizzazione e la decadenza della concessione”.

 

“La Regione interviene ancora una volta in materia di cave, dopo essersi dotata nel 2015 di una disciplina organica, e lo fa tenendo ben presente la necessità di coniugare la difesa del territorio e i livelli occupazionali. – ha spiegato Leonardo Marras, capogruppo Pd in Consiglio regionale – Lo fa, inoltre, andando a sanare un vulnus derivante da inadempienze del Comune di Carrara, rimasto in standby su una serie di procedure autorizzative che ha in capo a norma di legge. In ogni caso è la Regione oggi a venire incontro a questa situazione, assumendosi una responsabilità importante per il bene di un territorio in cui l’attività estrattiva rappresenta sicuramente un bene prezioso”.

 

“Un intervento con cui la Regione ripara limiti interpretativi e gestionali altrui, in modo equilibrato rispetto alla tutela ambientale e occupazionale. – ha fatto presente Stefano Baccelli, consigliere regionale Pd e presidente commissione Ambiente e territorio – Credo davvero che dopo una discussione approfondita si sia riusciti a trovare un punto di caduta adeguato su un tema complesso. Troppo spesso la Regione sui territori viene vista come una realtà ‘matrigna’ mentre proprio su questo tema si è rivelata prudente e consapevole, dopo aver già predisposto in materia una legge organica, la 35/2015 ”.

 

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