Pit e mobilità nell’area metropolitana Pistoia-Firenze Morelli chiede chiarimenti su nuovi treni e estensione tramvia


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Il consigliere regionale ha posto oggi in commissione alcune questioni che riguardano da vicino il territorio della provincia di Pistoia.

FIRENZE 16.07.2013 (c.b.) «Mi spiace che oggi in Commissione agricoltura si sia persa un’occasione per approfondire una questione importante, per il territorio pistoiese, come per l’intera area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia. Avevo chiesto chiarimenti sul servizio ferroviario, in particolare sulla sua rimodulazione sulla linea Firenze- Viareggio, che prevede quattro nuove coppie di treni nel tratto Firenze Rifredi-Sesto- Prato. Una decisione, che secondo me, presente aspetti preoccupanti, perché di fatto riduce il servizio su una linea ferroviaria che già oggi manifesta diversi problemi. Come pure, la questione della previsione di un’estensione della tramvia fiorentina fino a Sesto, opera che costerebbe intorno ai 180 milioni di euro, e che potrebbe pregiudicare definitivamente il progetto della cosiddetta metropolitana di superficie da Montecatini a Firenze. Purtroppo, nonostante la disponibilità espressa dal presidente della commissione Rossetti, la commissione ha deciso, a maggioranza, di limitarsi ad esprimere un parere sul provvedimento complessivo, senza sottolineare le questioni da me sollevate con un’apposita risoluzione, come aveva proposto lo stesso presidente».

Lo dice Aldo Morelli, consigliere regionale del Pd, commentando l’esito della seduta della commissione agricoltura che stamani ha esaminato la proposta di integrazione al Pit (relativamente alla definizione del parco agricolo della Piana e la qualificazione dell’aeroporto di Firenze) per esprimere un parere “secondario”.

«Rimango sempre convinto – aggiunge Morelli – che proprio la metropolitana di superficie sia l’unica vera innovazione infrastrutturale in grado di liberare il capoluogo dall’assedio quotidiano di traffico privato, una soluzione che avrebbe quindi anche indubbi benefici sull’ambiente e sulla salute dei cittadini, oltre a dare corpo nei fatti all’area metropolitana della Toscana centrale.

Anche per questo – conclude il consigliere – riproporrò le mie preoccupazioni e le mie riflessioni nei prossimi momenti di approfondimento e di valutazione sul Pit, fino al voto finale previsto entro la fine del mese di luglio».

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