Prato, Bugetti : “Tutte le lavorazioni del tessile vengano ammesse alle agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia”


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Mozione della consigliera: “Così si recupera competitività e si contrasta la delocalizzazione”

 “La parola d’ordine è competitività. Per rendere le nostre imprese più competitive e arginare il fenomeno della delocalizzazione è necessario inserire tutte le imprese attive nel finissaggio dei tessili, degli articoli da vestiario e attività simili, fra quelle ammesse alle agevolazioni di cui godono le imprese energivore, ovvero a forte consumo di energia.”. E’ quanto chiede la consigliera del Pd in Regione Ilaria Bugetti che ha appena depositato una mozione in cui  chiede alla Giunta di impegnarsi in questo senso presso il Governo e in particolare il ministero dello Sviluppo economico.  Tutte le lavorazioni del tessile – ha continuato Bugetti – sono assimilabili  e possono dunque essere considerate un unico distretto energivoro. Attualmente invece c’è una segmentazione  per cui ad esempio la preparazione della filatura, la fabbricazione di tessuti, esclusi gli articoli di abbigliamento, possono essere ammessi alle agevolazioni.  La riduzione del costo del costo dell’energia, unitamente al sostegno all’innovazione rappresenta un aspetto fondamentale, specie in toscana dove è forte la presenza del Made in Italy. Secondo la Camera di Commercio di Prato, nel solo distretto tessile pratese nel settore della moda, oltre alle 936 unità locali, operano 2616 imprese (1433 artigiane) di cui 507 attive nel finissaggio dei tessuti. “Il rilancio dei settori industriali –ha concluso la consigliera – passa sia attraverso l’innovazione tecnologica che una sempre maggiore sostenibilità ambientale, nel caso delle imprese energivore il beneficio sarà calcolato utilizzando parametri di consumo basati su standard di efficienza energetica”.

 

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