Programma regionale di sviluppo, l’illustrazione in aula di Giacomo Bugliani


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Nell’intervento del presidente della commissione Affari istituzionali le linee principali del Piano regionale di sviluppo e i contenuti del pacchetto di emendamenti

ICONAPRSUna nuova suddivisione geografica per garantire politiche programmatiche omogenee in macroaree di riferimento, ma anche azioni incisive contro la povertà, per favorire la competitività delle imprese, per spingere sulle grandi infrastrutture. A introdurre i lavori sul Programma regionale di sviluppo nella seduta odierna del Consiglio regionale è stato Giacomo Bugliani, presidente commissione Affari istituzionali, che ne ha illustrato le linee principali, focalizzandosi sul pacchetto di emendamenti.

“Un testo che è stato oggetto di un grande lavoro, svolto in tutte le commissioni, in primis per renderlo omogeneo e adeguato al processo di revisione istituzionale ancora in corso, per il quale è stato necessario mettere mano a diversi passaggi e soprattutto costruire una ‘Toscana tripartita’, suddivisa in macroaree di riferimento, che necessitano di azioni specifiche di programmazione. – ha spiegato Bugliani – Tra gli altri interventi, si punta a rafforzare le iniziative a favore delle aree marginali e interne, per evitare una loro penalizzazione, si spinge l’acceleratore sulla semplificazione, recependo le indicazioni della nuova normativa di iniziativa Pd che abbiamo approvato la scorsa estate, si rafforza il sostegno ai grandi attrattori culturali, si ampliano gli incentivi per la competitività del tessuto imprenditoriale toscano, mirando, ad esempio a favorire l’accesso al credito. Giovani, un’altra parola chiave, si sceglie di favorire l’autoimprenditorialità, soprattutto per chi abita lontano da sedi universitarie, così come di attivarsi fortemente per il contrasto alla povertà, grazie all’inserimento del ‘reddito di solidarietà attiva’. Ci tengo poi a evidenziare alcune novità importanti per il territorio da cui provengo, ovvero il recepimento delle nuove discipline in merito al lavoro in cava e l’inserimento della linea ferroviaria pontremolese tra le infrastrutture strategiche regionali. Da segnalare la creazione di due allegati specifici uno relativo alla città metropolitana, l’altro consistente nel Piano strategico della Costa, risultato dell’importante lavoro della stessa commissione”.

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