Prs, via libera della I commissione. Bugliani, Marras, Anselmi (PD): “Ecco la Toscana del 2020. Ultimo step prima dell’approvazione in aula”


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La commissione Affari istituzionali ha dato parere positivo all’adozione del Programma regionale di sviluppo 2016-2020 approvando la proposta di risoluzione numero 47.

“La discussione sull’atto è stata approfondita, come è giusto che sia quando riguarda un atto di fondamentale importanza come il Prs che traccia gli indirizzi delle politiche regionali dei prossimi anni – commenta Giacomo Bugliani, presidente commissione Affari istituzionali –. Il lavoro svolto in questi mesi, sui territori e in Consiglio, è stato intenso e il risultato è l’importante documento che abbiamo approvato oggi, insieme alla proposta di risoluzione collegata, composto da 24 progetti e due piani strategici, uno per la città metropolitana e uno per la costa. Un testo che approfondisce e sviluppa il tema del rapporto dell’istituzione regionale con il territorio, attraverso una proposta di lettura dello stesso fatta per zone e macro aree geografiche, da assumere quale riferimento per l’attuazione delle politiche funzionali all’atto di  programmazione approvato. Con questo atto la Toscana si proietta nel quinquennio futuro e lo fa con l’ambizione di divenire un territorio centrale per lo sviluppo economico dell’intero Paese”.

“Stamani abbiamo dato parere positivo, in I prima commissione, al Programma regionale di sviluppo, uno step importante prima della definitiva approvazione in aula – dice Leonardo Marras, capogruppo PD Regione Toscana –. Si tratta del documento che contiene gli emendamenti firmati, pochi giorni fa, da me e dal presidente Enrico Rossi: un atto fondamentale per la pianificazione delle politiche regionali in tutti i settori. I ventiquattro progetti, infatti, interessano tutte le materie di competenza della Regione con indicazioni precise di prospettive e priorità d’azione. Tuttavia, la modifica più rilevante riguarda a mio avviso l’approccio: la Regione non si pone più sul piano dirigistico, ma tenta di ricercare e costruire dal basso le soluzioni necessarie allo sviluppo e alla coesione sociale con la proposta di ambiti territoriali di programmazione attraverso i quali si impegna ad avere con i gruppi di Comuni un approccio di ricerca di soluzioni e presenza sul territorio più capillare possibile”.

“Esprimo nuovamente piena soddisfazione per il lavoro svolto in sede consiliare sul Programma regionale di sviluppo: un percorso iniziato mesi fa che oggi si è ulteriormente concretizzato con il parere della prima commissione – spiega Gianni Anselmi, presidente commissione Sviluppo economico –. Porteremo in aula un testo completo che cerca di rispondere alle esigenze dei territori puntando ad uno sviluppo basato su una visione strategica complessiva della Toscana che immaginiamo, in cui ciascuno si senta protagonista”.

Questa è “la nuova Regione Toscana” disegnata dal Prs:

Toscana centrale: città metropolitana fiorentina, Prato, Pistoia, fino a Pisa, con ramificazioni verso Siena ed Arezzo;

– la Toscana settentrionale (la parte della costa più densamente popolata): caratterizzata da alcune storiche presenze industriali della grande impresa (legate per lungo tempo alle Partecipazioni Statali), assieme ad altre attività favorite dalla presenza del mare (porti, nautica, turismo);

– la Toscana meridionale: che comprende il Grossetano e la parte meridionale dei territori del senese e dell’aretino, caratterizzata ancora oggi da una forte presenza di attività agricole con qualche connessione con alcune attività di trasformazione (in particolare dell’industria alimentare) cui con il tempo si sono aggiunte quelle turistiche, storicamente localizzate lungo la costa, ma che negli anni più recenti si sono estese anche alle aree più interne

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