Radicofani, c’è il finanziamento regionale per la messa in sicurezza di parte delle mura. Soddisfatti Bezzini e Scaramelli che avevano sollecitato la Giunta


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I consiglieri: “La Regione ha fatto la sua parte, ora tocca al Governo”

 Centomila euro per mettere in sicurezza la terza cinta muraria della Fortezza di Radicofani. Lo stanziamento era stato richiesto alla Giunta  dai consiglieri del Pd in Regione Simone Bezzini e Stefano Scaramelli  su sollecitazione del sindaco di Radicofani Francesco Fabbrizzi. E lo spazio per il  contributo al restauro delle mura è arrivato con la variazione di bilancio approvata nella scorsa seduta del Consiglio regionale  e la nota di aggiornamento al Defr. Soddisfatti dunque Bezzini e Scaramelli che in questo periodo si erano  attivati anche con verifiche e incontri che poi hanno portato a questo risultato positivo: “Ringraziamo la Giunta  e il presidente  Rossi- dicono i due esponenti senesi del Pd in Regione – per aver accolto l’appello del sindaco Francesco Fabbrizzi. Avevamo segnalato  al presidente Rossi l’urgenza di un contributo che potesse rimettere in sesto quella parte di cinta muraria che costituisce l’unica vi d’accesso al cimitero e alla Fortezza,  impegnandoci per cercare di creare le condizione per arrivare a questo risultato in stretto raccordo con la Giunta e la Presidenza”.

Adesso tocca alla fase operativa che “ci auguriamo- sottolineano Bezzini e Scaramelli- entri nel vivo il prima possibile per tutelare un bene storico di grande valore e per valorizzare un territorio che merita attenzione. Anche se il finanziamento, date le ristrettezze di bilancio della Regione, non risolve certo tutto il problema della cinta muraria, tocca anche al Governo fare la sua parte”.

Bezzini e Scaramelli ricordano poi  come il Comune di Radicofani, se pur piccolo  per abitanti, sia di grande importanza sotto più profili, tanto da rientrare a pieno titolo in quella Val d’Orcia patrimonio Unesco come paesaggio culturale. L’impegno teso alla conservazione dei beni per le generazioni future- concludono Scaramelli e Bezzini– , la garanzia di attività di tutela e allo stesso tempo di valorizzazione dei luoghi, di cultura e tradizione, sono parti fondamentali del riconoscimento assegnato alla Val d’Orcia e quindi anche a Radicofani”

 

 

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