Regionalismo differenziato, Marras (PD): “Toscana pioniera nell’autonomia, confronto con i territori e avanti con la proposta su materie precise”


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“La Toscana è stata la prima regione ad applicare in modo robusto il decentramento amministrativo secondo il principio di sussidiarietà e la prima ad avanzare al governo (nel 2003) la richiesta di nuovi poteri su ambiente e beni culturali. Perché su queste materie siamo la locomotiva d’Italia, abbiamo gli strumenti, le risorse e le competenze per agire in proprio e perché saremmo in grado di offrire soluzioni più avanzate e specifiche oltre che di semplificare. Su questi temi ma non solo: penso al governo del territorio, alla formazione, alla sanità, alla tutela del lavoro, all’ambiente.

Oggi la Regione ci riprova, e ci riprova su nostra iniziativa seguendo gli indirizzi indicati nella risoluzione che abbiamo presentato e approvato lo scorso settembre. Nella seduta di oggi facciamo un passo avanti: discutendo la comunicazione con cui la giunta regionale ha presentato all’aula la proposta di regionalismo differenziato per la Toscana e approvando la risoluzione del Partito Democratico con cui chiediamo alla Giunta di proseguire nell’azione nel percorso intrapreso. La questione dell’autonomia è molto seria, ringrazio l’assessore Bugli e il presidente Rossi per averla affrontata con misura e chiarezza: a noi non interessa un regionalismo senza distinzioni, ma vogliamo farci carico di quelle materie in cui siamo particolarmente competenti, spesso modelli positivi per molte altre regioni”. Così Leonardo Marras, capogruppo PD Regione Toscana, intervenendo in aula nella discussione collegata alla comunicazione della giunta regionale in merito alle “Proposte di regionalismo differenziato per la Regione Toscana”.

“Nella risoluzione – conclude Marras – chiediamo alla giunta anche di attivare il coinvolgimento dei territori in questo percorso perché è per la nostra regione uno strumento davvero importante di cui tutti gli attori sociali devono esser resi protagonisti; oltreché, ovviamente, assicurare il pieno coinvolgimento del Consiglio regionale con comunicazioni periodiche sull’avanzamento della procedura”.

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