Riassetto centrali 118, le dichiarazioni dei consiglieri Venturi e Morelli e della consigliera De Robertis


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ambulanza-2-1Le centrali operative del 118 passeranno dalle attuali 12 a 3 entro la fine del 2016. A queste se ne affiancheranno 3 dedicate al trasporto sanitario ordinario. Il passaggio alla configurazione definitiva del servizio sarà preceduto da una fase di transizione, necessaria a causa della forte complessità organizzativa e tecnologica, in cui sono previste 6 centrali che svolgeranno compiti misti, ovvero di emergenza-urgenza e di trasporto sanitario ordinario. Ad annunciarlo è stato ieri l’assessore regionale alla sanità Luigi Marroni. Sul tema sono intervenuti i consiglieri regionali di Pistoia, Gianfranco Venturi e Aldo Morelli e la consigliera aretina Lucia De Robertis.

“Nei giorni scorsi in risposta alla nostra interrogazione l’assessore ci comunicava che sulla questione delle centrali 118 si sarebbe atteso le conclusioni della commissione. – commentano Venturi e Morelli – Ora la conosciamo. Certo, non lo nascondiamo: auspicavamo la soluzione più lineare prevista dalla legge, cioè quella di tre centrali per l’intera Toscana, una di esse con sede a Pistoia, come ampiamente riconosciuto. Oggi prendiamo atto di una proposta che sposta al 2016 questo obiettivo, legandolo ad una riorganizzazione del servizio, con la distinzione tra l’emergenza-urgenza ed il trasporto ordinario dei pazienti, mentre si confermano sei centrali per una delle quali riteniamo fuori discussione la permanenza aPistoia. Vedremo meglio di cosa si tratta quando la questione sarà portata ufficialmente in Consiglio regionale. Per il momento sappiamo che la centrale resta ed è questo il risultato di una vasta mobilitazione alla quale abbiamo partecipato con impegno e convinzione. Un impegno che confermiamo per il futuro, non ai fini di una battaglia localistica ma per difendere un’eccellenza, apprezzata da tutti e che è da tempo parte integrante del sistema sanitario regionale”.

 

“L’assessore Marroni ha reso noto l’esito del lavoro della commissione sulle centrali uniche del 118, che conferma Arezzo. Non lo nascondo: auspicavo la soluzione più lineare prevista dalla legge, cioè quella di tre centrali per l’intera Toscana, una di esse con sede ad Arezzo, che aveva ed ha i requisiti per essere una di esse. – dichiara De Robertis – Oggi prendo atto di una proposta che sposta al 2016 questo obiettivo, legandolo ad una riorganizzazione del servizio, con la distinzione tra l’emergenza-urgenza ed il trasporto ordinario dei pazienti, mentre si confermano sei centrali per una delle quali riteniamo fuori discussione la permanenza ad Arezzo. Vedremo meglio di cosa si tratta quando la questione sarà portata ufficialmente in Consiglio regionale. Per il momento sappiamo che la centrale resta ed è questo il risultato di un fitto lavoro al quale abbiamo partecipato con impegno e convinzione. Un impegno che è stato speso nelle sedi giuste, nelle commissioni e negli incontri con l’assessorato. In questa fase ognuno ha scelto i contenuti e i toni che riteneva più confacenti e utili. Noi abbiamo svolto il nostro ruolo non per una battaglia localistica ma per difendere un’eccellenza, quella della centrale di Arezzo, apprezzata da tutti e che è da tempo parte integrante del sistema sanitario regionale».

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