Rifiuti: Piano regionale, al via le consultazioni


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gianfranco-venturiIn commissione Ambiente, generale apprezzamento alle linee di indirizzo contenute nella riforma che punta con decisione al riciclo. Il presidente Gianfranco Venturi: “Approvazione entro il 2013”

 
Un generale apprezzamento alle linee di indirizzo e agli obiettivi fissati nel Piano regionale di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati è stato espresso dalle categorie economiche e sociali – tra le altre i sindacati, Confesercenti, Cna Toscana, gli ordini professionali (ingegneri) – intervenute alla prima fase di consultazione avviata in commissione Ambiente presieduta da Gianfranco Venturi (Pd).

 
Associazioni di categoria, ordini professionali, organizzazioni sindacali, Arpat, cooperative e Autorità di ambito hanno portato un contributo “efficace e dettagliato che certo non mancheremo di tenere presente”, ha sottolineato Venturi al termine della lunga seduta di oggi, giovedì 7 novembre. “Il nostro intento è quello di portare il Piano in Consiglio a breve per un’approvazione entro la fine dell’anno”. “Gli interventi di oggi, le analisi e le riflessioni, saranno approfonditi, ma la sensazione è quella di una Riforma ben inserita nel tessuto sociale e istituzionale della nostra regione che ha riscosso e riscuote consensi”. “In linea con la programmazione regionale – ha continuato il presidente della commissione – all’adozione del Piano dovrà affiancarsi anche la revisione della legge regionale di settore sulla quale, peraltro, in accordo con la Giunta, stiamo già lavorando”.

 

Il Piano in estrema sintesi:
Cultura del risparmio, efficienza e rinnovabilità della materia. Creazione di filiere industriali del riciclo, incentivazione del mercato delle materie, riduzione dei costi di trattamento e smaltimento.
Tra gli obiettivi fondamentali: riduzione della formazione dei rifiuti (da 20 a 50 kg meno per abitante); aumento della raccolta differenziata dei rifiuti urbani (deve raggiungere il 70 per cento del totale dei rifiuti urbani); crescita del riciclo di materia da rifiuti urbani (per una previsione di raggiungimento fissata al 60 per cento); spinta verso il recupero energetico (dall’attuale 13 per cento si punta ad arrivare al 20); riduzione del conferimento in discarica (per passare dall’attuale 42 per cento ad un massimo del 10 per cento dei rifiuti urbani); diminuzione del numero di impianti (dei nove previsti ne sono confermati sette)

(A cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana)

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