Riforme, Ivan Ferrucci: “In Italia non siamo all’anno zero”


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La sintesi dell’intervento del capogruppo dei democratici alla seduta speciale sui nuovi assetti costituzionali

senatoFIRENZE 02.04.2014 (c.b.) «Sulle riforme nel nostro Paese non siamo all’anno zero e non dobbiamo disperdere un patrimonio di riflessioni, di discussioni ma anche di atti concreti che hanno inciso sugli assetti istituzionali. Dobbiamo scegliere la strada della chiarezza, con la consapevolezza che i processi sono complessi, come stanno a testimoniare le esperienze del recente passato sulle riforme. Il disegno di legge di riforma costituzionale presentato dal Governo va affrontato con una discussione di merito, senza pregiudizi, consapevoli dell’esigenza di portare a compimento le necessarie riforme per colmare il profondo distacco tra le istituzioni e i cittadini».

Lo ha detto Ivan Ferrucci, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, intervenendo oggi in Aula nella discussione sulle riforme costituzionali.

«In Toscana stiamo lavorando già da tempo su questo versante– ha ricordato Ferrucci – ci stiamo infatti occupando di riforme importanti, dalla governance istituzionale, alla legge elettorale e alla programmazione dei fondi europei. In particolare, nel 2012 abbiamo approvato una legge che ha ridisegnato le funzioni degli enti locali, incentivando le fusioni e le unioni dei comuni. Su tutto ciò, alla luce delle proposte del governo nazionale e in vista del superamento delle Province, occorre accelerare per una ridefinizione delle funzioni tra comuni e Regione, nel solco della tradizione della Toscana, che da sempre ha costruito la sua virtuosità nel decentramento del governo del territorio e del sistema dei servizi ».

 

 

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