Salute e Istruzione, Disturbi specifici dell’apprendimento. Il Consiglio regionale: “Rendere certe e veloci le procedure per l’accertamento”


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Approvata una mozione proposta dai consiglieri di maggioranza

Matergi  e Lastri: “Un fenomeno che in Toscana riguarda 700 famiglie”

lastri-matergiFIRENZE 30.07.2014 (c.b.) La giunta regionale sarà impegnata a “mettere in atto tutti gli accorgimenti possibili volti ad accelerare i tempi di certificazione di «disturbi specifici di apprendimento» (DSAp), in modo da consentire che si possa arrivare in tempo utile alla data del 31 marzo avendo definito le procedure di accertamento e conseguentemente porre nelle condizioni ogni singolo alunno di potersi avvalere del supporto necessario e dei metodi di insegnamento più appropriati ed adattati alla specificità di ciascuno di essi già a partire dall’inizio del successivo anno scolastico”. Inoltre, dovrà “vigilare sul rispetto della tempistica necessaria al completamento del percorso di accreditamento di strutture private per la diagnosi di DSAp e, se necessario, studiare ulteriori forme di semplificazione relative alle medesime procedure, ferma restando la salvaguardia dei requisiti previsti dalla normativa vigente in materia accreditamento”. Infine, “dovrà individuare ulteriori risorse da destinare all’organizzazione di eventi formativi-informativi in materia di DSAp, in modo da rendere sempre più frequenti e proficui i momenti di confronto e di scambio di informazioni ed esperienze professionali fra gli operatori pubblici e privati nell’ottica d’una crescita uniforme e diffusa delle competenze.”.

Sono questi gli impegni affidati alla giunta toscana da una mozione votata all’unanimità dal Consiglio regionale, su proposta dei consiglieri di maggioranza Lucia Matergi, Daniela Lastri, Marco Remaschi, Simone Naldoni, Gianluca Parrini, Vanessa Boretti , Aldo Morelli, Lucia De Robertis (Pd), Mauro Romanelli (Sel), Marta Gazzarri (Toscana Civica Riformista) e Monica Sgherri (Fed. Sinistra).

«Quello dei disturbi specifici di apprendimento – spiega Lucia Matergi – è un fenomeno molto esteso in Toscana. Solo nel semestre settembre 2013 – marzo 2014 si contano oltre 700 le famiglie che si sono rivolti alle aziende sanitarie e alle strutture private accreditate per bambini con disturbi quali dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia. Il problema principale, che abbiamo posto nella nostra mozione, è quello di rendere efficaci e veloci le procedure di accertamento di questi disturbi, in modo da mettere in grado ogni singolo alunno di potersi avvalere del supporto necessario e dei metodi di insegnamento più adeguati alla specificità di ciascuno di essi già a partire dall’inizio del successivo anno scolastico. Quindi – aggiunge Daniela Lastri – abbiamo deciso di dare indirizzi precisi alla giunta regionale, per garantire questi diritti, soprattutto in termini di celerità degli accertamenti, vigilando sul lavoro delle strutture private accreditate. Infine – conclude Lastri – ci è sembrato giusto chiedere di prevedere ulteriori risorse del bilancio regionale per campagna informative e scambi di esperienze fra operatori pubblici e privati per far crescere le competenze e quindi i servizi nei confronti delle famiglie e dei loro piccoli».

Qui il testo della mozione.

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