Il Consiglio regionale approva la proposta di legge che dà via all’iter referendario per la fusione dei Comuni della Montagna pistoiese.
“Comincerei a chiamarlo ‘obiettivo 2017’ quello ci poniamo per il futuro della ‘Montagna Pistoiese’. La vittoria del si al referendum comporterebbe infatti che, dal 1 gennaio 2017, si passi dagli attuali quattro a due soli Comuni”, dichiara intervenendo in aula il consigliere regionale, Marco Niccolai.
“Abbiamo approvato due proposte di fusione fortemente volute e condivise dalle amministrazioni locali coinvolte, e questo è un elemento essenziale per la vittoria dei referendum. Ora la parola spetta ai cittadini; da parte nostra non possiamo che continuare a lavorare per un risultato positivo. Anche nella scorsa legislatura, il Consiglio regionale ha trattato più volte il tema della riorganizzazione senza, però, arrivare a nessuna decisione conclusiva. Oggi, con l’approvazione della formulazione del quesito, riusciamo a portare a compimento una discussione che va avanti da anni, perché noi non dobbiamo solo discutere, dobbiamo concretizzare: ora lo facciamo. Vogliamo realizzare una forma di semplificazione istituzionale dell’area montana in modo fortemente condiviso; un aspetto fondamentale anche per lo sviluppo e rilancio economico della stessa. Inoltre, dare vita ai due Comuni, non pregiudica in futuro ulteriori forme di integrazione, qualora ne maturino le condizioni; certo più facili da realizzarsi partendo dai due Comuni, frutto di fusione, anziché dagli attuali quattro”.
“Fare presto e bene le cose che servono e che i cittadini aspettano da un decennio” – ha commentato Massimo Baldi, consigliere regionale Pd e firmatario con Niccolai della proposta di legge per la fusione dei Comuni della Montagna Pistoiese – Con il voto di oggi in Consiglio regionale, diamo un segno di cambiamento di passo e, allo stesso tempo, un contributo importante nella modernizzazione e semplificazione del sistema istituzionale nella provincia di Pistoia”.