Sanità, in commissione regionale audizione a porte aperte dei direttori generali di Asl e Aou, Scaramelli: “Compito della politica coniugare il bisogno dei cittadini con la capacità del sistema sanitario di dare risposte”


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“La giornata di audizioni dei direttori generali delle Asl e delle Aziende universitarie ospedaliere della Toscana ha dimostrato quanto sia importante valutare l’operato delle singole realtà. Averlo fatto a porte aperte e davanti ai rappresentanti del Consiglio dei cittadini per la salute dà senso al nostro agire. La politica deve riuscire ad unire il bisogno di salute dei cittadini con la capacità del sistema sanitario di coniugare le risposte necessarie”. A dirlo Stefano Scaramelli, presidente della Commissione sanità, che sottolinea il ruolo della Commissione che “non è chiamata ad esprimere un giudizio, ma a verificare la corrispondenza dell’operato delle direzioni aziendali in merito all’attuazione della riforma del sistema sanitario regionale”. I temi affrontati nella lunga audizione sono stati molti, tra questi: analisi dell’efficacia della rete pediatrica; livelli di abbattimento delle liste di attesa; relazione tra aziende ospedaliere universitarie e territorio; tassi di ricovero chirurgico e medico; attività di tutoraggio degli specializzandi; risposte ai cittadini delle aree vaste di riferimento; risparmi sulla farmaceutica; efficacia reti tempo dipendenti; 118 ed emergenza urgenza ; presa in carico dei malati cronici e oncologici; salute mentale e valutazione del clima interno dei dipendenti. “Ogni azienda – spiega Scaramelli – con le proprie peculiarità ha relazionato sugli aspetti critici e sulle novità introdotte per trovare soluzioni efficaci alla domanda di salute dei cittadini. A due anni dalla riforma il primo dato evidente che emerge sull’annullamento dei confini, che prima vedevano differenze organizzative importanti all’interno delle aree vaste, oggi finalmente fotografa un’uniformità di organizzazione dentro la quale risiede l’equità dei servizi sanitari erogati. Non lasciare indietro nessuno, né fra i cittadini né fra gli operatori e gli specialisti della sanità, era l’obiettivo ambizioso che nel 2015 ci eravamo posti. Finalmente – continua Scaramelli – iniziamo a vedere risultati importanti e risposte innovative a problemi storici e strutturali. Un esempio è il progetto “L’ospedale senza tempi di attesa” intrapreso alle Scotte di Siena che ha portato all’abbattimento dell’attesa per le visite specialistiche. Le prestazioni dell’area cardiologica nel 93% dei casi vengono erogate entro 7 giorni dalla prenotazione. Nell’area diagnostica nel suo complesso l’attesa a oggi si attesta entro 10 giorni. Stesso percorso intrapreso anche nell’AOUP di Pisa (Cisanello) con il progetto Open Access che riguarda 15 specialistiche per dare risposte entro 3 giorni ai primi accessi su un bacino di centomila cittadini. Molto innovativa anche l’integrazione intrapresa all’Aou Careggi dove i medici di medicina generale vengono informati in tempo reale sulla presenza e poi sulle prossime dimissioni dall’ospedale dei propri pazienti e percentuali congrue in merito ai ricoveri chirurgici. Per quanto riguarda il Meyer è stato fatto un approfondimento sulla rete pediatrica regionale e nei primi mesi del 2019 ci sarà una seduta specifica con anche le associazioni dei genitori e dei bambini. Anche lo spaccato sulle aziende del territorio, le tre Asl, Centro, Nord ovest e Sud est, – continua Scaramelli – pur avendo caratteristiche molto differenti come varia densità di popolazione e orografia territoriale sono riuscite a registrare elementi importanti che segnano un cambiamento di passo rispetto al passato. Nella Asl Nord ovest ad esempio hanno puntato ad incrementare il personale che si occupa di cura e assistenza sanitaria. È aumentata di 244 dipendenti la forza lavoro sul campo, una scelta che risponde alla mission di puntare sull’assistenza sanitaria, crescita lenta perché possibile grazie al turn over e alla riduzione dei ruoli amministrativi. Nella Nord Ovest riescono a coprire l’86% dei bisogni di salute dei cittadini residenti. Stessa percentuale anche per la Sud est che dimostra che negli ospedali del territorio i residenti trovano le risposte alle loro domande. Gli esiti della performance per l’attività sanitaria della Sud Est sono superiori alla media regionale e per far fronte alla dispersione territoriale la strada intrapresa è quella della rete fra ospedali e della relazione con la medicina generale. Nella Asl Centro che da sola conta un milione e seicento mila cittadini hanno a portato dei buoni risultati le novità introdotte con la nuova e maggiore sinergia con le Scuole di specializzazione e una uniformità di gestione nel territorio”.  Alle cinque ore di audizioni ha preso parte anche il Consiglio dei cittadini per la salute presente quasi al completo, un organismo creato con la legge regione 75/2017 sulla partecipazione dei cittadini al governo della sanità. “Il Consiglio dei cittadini per la salute – commenta Scaramelli – in questo primo anno si è già riunito molte volte e ha prodotto atti importanti, anche di autoregolamentazione interna, come il Codice etico. Avere oggi in audizione anche i cittadini, rappresentanti di oltre 470 associazioni di pazienti e volontari, ascoltare i loro punti di vista e l’apporto propositivo alle nuove sfide da vincere dimostra che abbiamo scritto una legge che sta funzionando e di cui c’era bisogno. Permangono le criticità e sarebbe impossibile, come in ogni sistema complesso, che non ci fossero. Ma gli spunti che abbiamo raccolto oggi e il confronto aperto fra i diversi interlocutori ha fotografato nitidamente che facemmo bene ad inserire in legge questi strumenti”.

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