Sanità, Parere favorevole della Commissione a delibera giunta su percorsi e criteri accreditamento


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Stefano Scaramelli: “Continua la forte attenzione ai pazienti oncologici, alle donne, ai bambini e alla salute mentale”

sanitàParere favorevole con una raccomandazione alla giunta. La commissione sanità del Consiglio regionale, presieduta da Stefano Scaramelli (Pd), ha espresso oggi parere favorevole alle deliberazioni della giunta toscana circa “l’individuazione dei processi ed approvazione dei requisiti di processo istituzionale” relativi ai “processi trasversali e specifici in ambito chirurgico, medico, oncologico, materno-infantile, emergenza-urgenza e area critica e in ambito territoriale relativi alla riabilitazione, salute mentale, dipendenza e ambulatoriale”. Insieme al parere favorevole, la commissione “raccomanda alla giunta regionale di prevedere nell’ambito dei requisiti di processo territoriale relativi alla salute mentale l’individuazione di un requisito di processo specifico finalizzato ai percorsi di reinserimento lavorativo del paziente attivati sul territorio nell’ambito della comunità in collaborazione con gli enti locali”.

«La commissione – spiega Scaramelli – ha portato a termine, nei tempi che si era data, l’espressione del parere in merito ai criteri di accreditamento. Tra le priorità individuate, vi sono la valutazione di qualità e comfort delle strutture per le cure oncologiche, un maggiore peso per codice rosa e pronto soccorso pediatrico nell’emergenza urgenza, il contrasto al dolore nella fase del parto, la valorizzazione dell’integrazione tra percorsi di salute mentale e territorio. Tutto ciò – commenta Scaramelli – va nella direzione che anche come gruppo Pd, dall’inizio della legislatura, avevamo indicato per portare anche nella fase così delicata come quella dei percorsi e dei criteri di accreditamento delle strutture che operano in questo settore, un attenzione maggiore ad alcune categorie di pazienti, in particolare quelli più esposti alla sofferenza, sia fisica che mentale. Anche la raccomandazione che abbiamo voluto aggiungere al parere – conclude Scaramelli – ha l’obiettivo di mettere in risalto un risvolto importante sul piano umano, come quello del reinserimento lavorativo di chi esce da un percorso di cura di salute mentale».

 

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