Sanità pistoiese, Liste d’attesa più lunghe che altrove? Massimo Baldi e Marco Niccolai interrogano la giunta regionale


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baldi-niccolaiIl problema delle liste di attesa nelle strutture del servizio sanitario del territorio pistoiese, in particolare i tempi per gli interventi chirurgici, sono al centro di un’interrogazione urgente presentata dai consiglieri regionali del Pd Massimo Baldi e Marco Niccolai.

Un tema che, scrivono i consiglieri, “costituisce un elemento di forte preoccupazione per la popolazione interessata, come risulta anche da numerose segnalazioni pervenute e pubblicate dalla stampa locale”. Niccolai e Baldi ricordano, in particolare, la recente pubblicazione di alcuni dati che metterebbero in evidenza “una media dei giorni di attesa per le prestazioni sanitarie del territorio pistoiese (ex Asl 3), almeno per quanto riguarda una serie di visite, maggiore che nel resto del nuovo ambito di riferimento che accorpa Pistoia con Firenze, Prato ed Empoli”.

“Mentre per alcune prestazioni – spiegano ancora i consiglieri – vengono dichiarate tempistiche soddisfacenti, quali ad esempio i 10 giorni necessari per una visita ortopedica, i 17 per una Tac o  18 per una visita cardiologica, per altre prestazioni si sorpassano i termini previsti come, ad esempio, i 55 giorni di attesa medie per una risonanza magnetica, gli 81 per una visita oculistica o addirittura 470 giorni per una Moc (densiometria ossea), particolare preoccupazione viene sollevata in merito ai tempi di attesa per gli interventi chirurgici realizzati presso gli ospedali della provincia di Pistoia, che si discosterebbero notevolmente rispetto alla media regionale o della stessa Asl Centro”.

Baldi e Niccolai, quindi, nel testo dell’interrogazione, ricordano le delibere della Regione che “affermano alcuni principi in materia di tempistiche per l’ottenimento di visite specialistiche in determinati settori” e che “la Regione Toscana, sul tema in oggetto, si è attivata per progettare un piano di riorganizzazione delle liste d’attesa che prevede l’introduzione di una serie di azioni volte a risolvere tale problematica, quali, ad esempio, la possibilità di far prenotare le visite specialistiche, oltre al Centro automatico di prenotazione (Cup), anche ai medici di famiglia, presso le Aggregazioni Funzionali Territoriali (Aft), o, nelle realtà più piccole attraverso il rafforzamento dei Cup presso le associazioni del terzo settore, le pubbliche assistenze o le farmacie convenzionate per tale servizio. Contestualmente, sono state previste delle tempistiche ridotte nell’effettuazione degli esami per casi clinici particolari, ovvero pazienti a rischio come ad esempio malati oncologici e dializzati o affetti da gravi patologie croniche o che effettuano specifiche terapie”.

«Abbiamo appreso recentemente – spiegano i due consiglieri – che per quanto riguarda l’elevato numero di operazioni chirurgiche programmate e non ancora effettuate, l’Asl Toscana Centro starebbe valutando la possibilità di utilizzare al meglio le sale operatorie che non lavorano al massimo delle loro capacità, come ad esempio nel caso del nuovo ospedale di Pistoia. Inoltre, la stessa Asl avrebbe intenzione di incrementare il personale, sia infermieristico che medico, dedicato ai reparti di chirurgia in modo da potenziare il settore e dare maggiori risposte agli utenti in attesa di un intervento. Noi crediamo che sarebbe utile provare a percorrere queste strade e, in particolare, per quanto riguarda il territorio pistoiese, sia opportuno attivarsi anzitutto per verificare la sussistenza di tale differenziazione nella media delle liste di attesa rispetto ad altri territori, a partire dalle prestazioni concernenti gli interventi chirurgici, e quindi intervenire tempestivamente per migliorare tali prestazioni sanitarie al fine di migliorare la qualità del servizio. Aspettiamo una risposta dell’assessore regionale – concludono Niccolai e Baldi – fiduciosi che la giunta saprà attivarsi per agire sia sui modelli organizzativi che sul potenziamento della dotazione organica in grado di farci fare qualche passo in avanti».

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