Sanità, taglio dei dirigenti apicali. Scaramelli: “L’obiettivo è abbattere le liste di attesa e liberare risorse”


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Via libera della commissione Sanità agli emendamenti che modificano la legge 40 che disciplina il servizio sanitario regionale

 “Ridurre i dirigenti, portare i territori ad essere protagonisti della programmazione, liberare risorse per abbattere le liste di attesa. Siamo di fronte ad un processo unico di redistribuzione delle risorse in Toscana”. Lo dice il presidente della commissione sanità in Regione  Stefano Scaramelli (Pd) spiegando il senso delle modifiche introdotte  dagli emendamenti alla legge regionale numero 40, che in particolare riguardano l’eliminazione della figura del direttore per la programmazione di area vasta  “Per la prima volta – prosegue Scaramelli– i capi dipartimento territoriali e ospedalieri si coordineranno con gli universitari e ci sarà vera integrazione nelle aree vaste. I risparmi previsti saranno di circa 1 milione di euro all’anno a regime  e con quei soldi si potranno abbattere le liste di attesa.  Un risparmio che consentirà di investire in ulteriori prestazioni sanitarie per i cittadini, ovvero 40000 visite specialistiche; 30000 ecografie; 10000 tac e risonanze magnetiche. Un cambio di rotta che risponde al bisogno di più salute dei cittadini e al contempo apre le porte al nostro personale sanitario. La nuova legge tende a mutare anche l’approccio della Regione nelle relazioni con il sindacato. I risparmi, ottenuti dalla riduzione di figure dirigenziali diventate superflue, andranno a incrementare le remunerazioni di infermieri, operatori professionali e medici con indennità aggiuntive. E i cittadini finalmente vedranno ridotti i tempi delle liste di attesa”.

Secondo gli emendamenti che hanno avuto via libera oggi in commissione le funzioni svolte dai direttori della programmazione saranno  trasferite alla Regione che ha appunto il compito di garantire e sovrintendere all’attuazione della programmazione strategica regionale attraverso la programmazione di area vasta ed i relativi piani.

“Nasce – spiega il presidente Scaramelli – un coordinamento di area vasta con un direttore della direzione regionale coadiuvato da due organi costituiti a costo zero: un comitato tecnico e un nucleo tecnico di supporto che si occuperà della gestione della programmazione. Diventa centrale nel sistema sanitario il ruolo dei territori con i sindaci che tornano protagonisti nell’esprimere pareri nelle nomine delle direzioni aziendali”.  I comitati tecnici saranno tre, uno per ciascuna area vasta e sarà composto dai direttori generali delle aziende sanitarie  e dal direttore generale dell’ESTAR . Per quanto riguarda il nucleo tecnico di supporto , sarà composto da personale anche di qualifica dirigenziale, interno alla direzione regionale competente o alle aziende. Il personale del nucleo è assunto a costo zero, con personale già interno alla direzione o a enti e aziende del servizio sanitario regionale.

Con il superamento della figura di direttore della programmazione si mantiene comunque  e anzi si rafforza il rapporto  e il coordinamento col territorio. Per questo è stata modificata anche la composizione dell’assemblea del DIAV (dipartenti interaziendali di area vasta) che, con l’approvazione degli emendamenti di oggi, sarà composta dai direttori dei dipartimenti afferenti ai percorsi clinico assistenziali concernenti il dipartimento interaziendale del territorio  interessato.

 

 

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