Sanità Volterra, Antonio Mazzeo: “Potenziamento, nuovi servizi e Ospedale centrale. Basta strumentalizzare per visibilità politiche”


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Il consigliere regionale Pd e presidente della Commissione per lo sviluppo della Toscana costiera, fa il punto sulle proposte che il sindaco Buselli “non ha nemmeno voluto ascoltare”

mazzeo-saccardi«Il nostro intento è quello non solo di salvaguardare ma anche di migliorare il servizio sanitario di Volterra e dell’intera Val di Cecina. Per farlo c’è una sola strada: la concertazione e un confronto serio e serrato tra le istituzioni e tutti gli enti interessati. E’ il percorso che abbiamo scelto di portare avanti insieme all’assessore Saccardi che ringraziamo per il grande e ininterrotto lavoro di questi mesi grazie al quale siamo arrivati adesso alla definizione di una proposta organica. Proposta che il sindaco Buselli non ha avuto nemmeno il buon gusto di ascoltare».

Lo ha detto Antonio Mazzeo, consigliere regionale Pd e presidente della Commissione per lo sviluppo della Toscana costiera, che ieri ha partecipato insieme ai colleghi Alessandra Nardini e Andrea Pieroni all’incontro con l’assessore Saccardi all’ospedale S.Maria Maddalena di Volterra.

«Se davvero si hanno a cuore le ragioni del servizio sanitario in Val di Cecina e non la strumentalizzazione politica discutiamo nel merito della questione – rilancia oggi Mazzeo, che precisa i dettagli della proposta lanciata insieme all’assessore regionale alla sanità – L’aspetto fondamentale è, innanzi tutto, che non ci sarà la perdita di nessun posto di lavoro oltre al fatto che questa riorganizzazione è funzionale a rilanciare complessivamente il sistema sanitario dell’alta Valdicecina attravero la piena integrazione tra ospedale, Auxilium Vitae, case della salute, Centro Inail oltre che la Rems che è stata voluta proprio dalla Regione”.

Quanto alla gestione sanitaria, Mazzeo tiene a precisare i punti cardine della proposta illustrata ieri dall’assessore Saccardi ma che nasce dal confronto continuo che il Partito Democratico di Volterra ha avuto sia con i consiglieri regionali del PD sia con il mondo sanitario e del volontariato della Valdicecina: “Prevediamo, tra le altre cose, che l’attività chirurgica attuale rimanga invariata, con gestione  “in loco”  delle attuali urgenze chirurgiche diurne, notturne e festive. Individuiamo l’ospedale di Volterra quale polo della grande Azienda USL della chirurgia di Day Surgery e ambulatoriale per implementare l’attività delle sale operatorie e, nel contempo, prevediamo la riorganizzazione funzionale delle degenze e la ristrutturazione dell’area medica con trasformazione di 10 posti letto di “cure intermedie” necessari per raggiungere i parametri regionali. Inoltre: mantenimento senza alcuna variazione dei servizi ospedalieri, delle attività consultoriali e di specialistica pediatrica a tutt’oggi operanti presso l’ospedale di Volterra; istituzione dell’automedica al pronto soccorso dell’ospedale con conseguente raddoppio notturno del personale medico ed infermieristico del servizio di emergenza-urgenza. Un pronto soccorso che pensiamo di rafforzare, anche mediante un progetto di “formazione continua” nel settore pediatrico del personale medico ed infermieristico, oltre all’istituzione di un servizio di telemedicina-teleconsulto pediatrico con l’ospedale Meyer di Firenze, come da protocollo della Rete pediatrica regionale.

Insomma – conclude Mazzeo – tutto il contrario del depotenziamento e dei rischi evocati dal sindaco Buselli. La verità è che qualcuno, da mesi e anche ieri, ha provato a usare la sanità in Val di Cecina come tema di strumentalizzazione politica sulla pelle dei cittadini, deformando la realtà delle cose e provando a speculare attraverso continue mistificazioni e falsità. Alla collaborazione istituzionale, insomma, qualcuno ha preferito seguire quella dell’isolamento che, al contrario di quanto sostenuto, mette sicuramente molto più a rischio la tutela e la valorizzazione dei servizi erogati su quel territorio. Alla spettacolarizzazione noi preferiamo i fatti e la sottoscrizione di un patto territoriale per la sanità e di uno per lo sviluppo della Val di Cecina sono risposte concrete che portiamo in dote a questo territorio: se qualcuno intende sottrarsi a questo percorso se ne assumerà tutte le responsabilità di fronte ai cittadini».

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