Scuola, Indagine Ocse-Pisa, Lucia Matergi: “Qualche passo avanti, ma non basta”


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“La scuola italiana esce un po’ meno battuta dall’indagine Ocse-Pisa e i nostri adolescenti non arrivano alle medie europee, ormai obiettivo utopistico, ma almeno non occupano più le zone infime delle graduatorie, grazie anche all’allenamento alla formula del test, fino a ieri poco praticata nelle aule italiane. Meno forte la rimonta in lettura, più apprezzabile in matematica, divario Nord-Sud a livelli allarmanti. Scarsa cura della scuola, riduzione delle risorse, deprezzamento del ruolo sociale degli insegnanti, inclusione spesso più proclamata che sostenuta: i mali dell’istruzione italiana sono noti. Ma non guasterà rivolgere uno sguardo agli atteggiamenti e alle abitudini dei nostri ragazzi, che rispetto ai loro colleghi europei hanno frequentato meno le scuole dell’infanzia e collezionano più assenze, due fattori conclamati di riduzione dell’apprendimento, che meritano attenzione e azioni mirate anche in controtendenza rispetto al miraggio della scuola facile con cui troppi istituti oggi alimentano il proprio bacino di iscritti. Quanto ai servizi educativi per l’infanzia, questa è una battaglia storica del Pd: un paese non è civile se bambini e bambine non entrano presto nella comunità del sapere. Ma le famiglie per prime ci devono credere, nella scuola”.

Lucia Matergi

 

 

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