Sibolla, Baccelli (Pd): “Prevedere azioni per la gestione e valorizzazione della Riserva naturale così come di tutte le aree umide in provincia di Lucca”


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stefano_baccelli-300x237Ordine del giorno del consigliere regionale Pd e presidente IV commissione collegato alla proposta di legge sulla successione della Regione Toscana nei beni e nei rapporti della provincia di Lucca conseguenti al riordino delle funzioni

 

Valorizzare la riserva naturale del lago di Sibolla così come tutte le altre zone umide della provincia di Lucca, un vero patrimonio del territorio; coordinare enti locali, provincia e associazioni ambientaliste in un percorso che parta dalla gestione finora attuata e prosegua quanto intrapreso. Lo chiede alla Giunta Stefano Baccelli, consigliere regionale Pd e presidente commissione Ambiente e territorio, con un ordine del giorno approvato dall’assemblea toscana e collegato alla proposta di legge in merito alla successione della Regione Toscana nei beni e nei rapporti della provincia di Lucca. Un provvedimento che si è reso necessario con il riordino delle funzioni istituzionali e che completa il passaggio, appunto di beni o rapporti, dalle province alla Regione, in questo caso relativamente a Lucca. In particolare viene disposto a titolo gratuito alla Regione il trasferimento delle proprietà di beni tra cui il “Centro visite Sibolla” a Altopascio prevedendo la stipula di un protocollo d’intesa sulle attività da svolgersi per la valorizzazione della riserva naturale. Proprio nell’ambito di questo protocollo d’intesa Baccelli insiste sulla necessità di valorizzare tutte le aree umide, in un percorso che tenga presente le esperienze e gli studi effettuati dall’Amministrazione provinciale, dai Comuni e dalle associazioni ambientaliste.

 

“Nel corso degli anni la Provincia di Lucca ha dato il via ad un progetto di valorizzazione della riserva naturale di Sibolla finanziando e realizzando una serie consistente di lavori, fra i quali la costruzione del centro visite e la creazione di specifici percorsi, mettendo in campo un’opportunità di sviluppo per l’intera riserva naturale. – spiega Baccelli – Nel passaggio di beni e competenze dalle province alla Regione credo quindi sia fondamentale non disperdere questo patrimonio di conoscenze pubbliche, realizzato ricostruendo uno spazio con microhabitat di alberi e macchie di arbusti rappresentativi di tutta la flora presente nell’area, comprese specie ad oggi scomparse del paesaggio locale, il tutto inserito in un contesto  di percorsi didattici esplicativi rivolti sia alle scuole che ai visitatori. Un modello che potrebbe essere utilizzato anche per altre aree con caratteristiche simili, per cui penso sia importante non limitare lo sforzo della Regione e degli enti locali alla sola Sibolla ma ampliare alla possibilità di tutelare e valorizzare tutte le 30 zone umide della provincia di Lucca che costituiscono un patrimonio prezioso per il nostro territorio. Altresì importante credo sia coinvolgere i Comuni e le associazioni ambientaliste nelle gestione delle varie aree, mettere in campo insomma un percorso che tenga presente tutti gli attori interessati a partire dalle esperienze e gli studi effettuati dall’Amministrazione provinciale”.

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