Sicurezza sul lavoro, Pd in Regione: “Fare un ulteriore passo avanti per nuove azioni in campo”. Ok unanime del Consiglio a risoluzione


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Gli interventi in aula del capogruppo Leonardo Marras e del consigliere Francesco Gazzetti

 Fare un ulteriore passo avanti in tema di sicurezza sul lavoro, rilanciando le azioni in campo, e adottandone anche di nuove, dando  attuazione ai progetti speciali regionali già attivi e verificando la possibilità di realizzare un nuovo sistema organizzativo più integrato fra settore ambientale e sanitario;  considerare forme e condizioni di autonomia ai sensi dell’art 116 della Costituzione, in modo da rendere più forti e incisive le azioni regionali in materia. Questi alcuni degli impegni richiesti alla Giunta  e contenuti nella risoluzione concordata con tutti capigruppo dell’assemblea regionale per arrivare alla piena condivisione su un tema importante per tutte le forze politiche. Negli indirizzi contenuti nel dispositivo anche la richiesta di impegno alla Giunta  ad attivarsi in Conferenza Stato-Regioni per rafforzare la strategia nazionale sulla sicurezza sul lavoro e nei confronti del Parlamento e del prossimo Governo affinché vengano previste ulteriori misure stringenti per la salute e la sicurezza sul lavoro. Fra le diposizioni contenute nella risoluzione c’è l’impegno anche a contribuire all’indirizzo delle attività del centro di riferimento regionale per l’analisi dei flussi informativi su infortuni e malattie professionali o da lavoro, a promuovere il coordinamento interistituzionale con le autorità competenti in materia di salute e scurezza sui luoghi e di lavoro  e proseguire nella strada intrapresa di raggruppamento organizzativo fra soggetti impegnati nel campo della salute sul lavoro come ad esempio quella della task force istituita per il settore lapideo

Durante il Consiglio dedicato al tema della sicurezza sul lavoro il capogruppo Leonardo Marras che ha preso la parola dopo l’intervento del presidente Enrico Rossi ha sottolineato due spunti di riflessioni offerti dallo stesso Rossi e dei quali il documento finale dovrebbe tenere conto: “la necessità- ha detto Marras– di una struttura permanente di coordinamento  e specialità che garantisca il sistema dei controlli e che non faccia sconti e il tema dell’autonomia che, per la Toscana rappresenterebbe – ha specificato  Marras–  l’occasione di dispiegare al massimo il nostro modello e la nostra esperienza avanzata su temi come la sanità e mi riferisco soprattutto al servizio alle imprese e alla salute. La Toscana – ha proseguito Marras –  reagisce facendo leva sulla sua cultura civile. La cultura della prevenzione è qualcosa che la Toscana ha praticato con costanza, anche prima delle leggi nazionali. L’attenzione- ha aggiunto Marras–  è calata anche qui con la crisi del 2015. Questo ci dice che le morti sul lavoro è  un fenomeno che non può mai dirsi sconfitto, nonostante la storia culturale avanzata e l’organizzazione scientifica”. Per  il consigliere del Pd Francesco Gazzetti che ha preso la parola dopo la relazione dell’assessora Stefania Saccardi : “c’è la necessità di un ulteriore passo in avanti che unisca le parole ai fatti e che risponda alle necessità più profonde che questo tema richiede. C’è bisogno – ha detto in aula Gazzetti– che  tutte le forze politiche  e i gruppi dialoghino per rispondere alle sollecitazioni”. Gazzetti ha ricordato l’esplosione nella zona industriale del porto di Livorno avvenuta lo scorso 28 marzo, rinnovando la vicinanza e il cordoglio ai famigliari di Lorenzo Mazzoni, 25 anni, e Nunzio Viola, 53, i dipendenti della Labromare, rimasti travolti e uccisi nel terribile incidente. “C’è la necessità – ha detto Gazzetti – di proseguire con forza e determinazione il lavoro avviato e che le parole dell’assessore Saccardi hanno ben rappresentato. Serve che nascano atti, provvedimenti e fatti concreti e tutti siamo richiamati a questa responsabilità. La fiaccolata che si è svolta a Livorno dopo la tragedia, con la presenza anche del Gonfalone della Regione inviato dal Presidente Rossi, ci ha chiesto anche questo. Quella sera non c’erano bandiere di parte – ha concluso  Gazzetti–  dobbiamo essere uniti per porre un argine a questa deriva che non è più tollerabile”. 

 

 

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