Siena, Pedaggi strade statali. “Sospendere immediatamente il decreto del governo”


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“Attivarsi presso il Governo affinché sia rappresentata la situazione di grave disagio per i provvedimenti contenuti nel decreto legge 78/2010 in materia di pedaggio sulle autostrade e sui raccordi autostradali in gestione A.N.A.S. e che ne venga sospesa immediatamente l’attuazione in attesa che un tavolo di trattative tra Governo, Regione Toscana ed Enti Locali chiarisca e definisca la questione afferente lo stanziamento di risorse per gli inderogabili interventi da effettuarsi sull’asse Siena-Firenze e lo sblocco dei lavori sulla Siena-Grosseto”. E’ questo l’impegno che i consiglieri regionali del Pd, Rosanna Pugnalini e Marco Spinelli, chiedono alla giunta toscana con una mozione che sarà discussa nella prossima seduta del Consiglio regionale. Nel testo della mozione si ricorda che il recente decreto legge del Governo ha autorizzato l’Anas, in fase transitoria, ad applicare una maggiorazione tariffaria forfettaria, rimandando a un altro decreto criteri e modalità per l’applicazione del pedaggio sulle autostrade e sui raccordi autostradali in gestione diretta di ANAS S.p.a., in relazione ai costi di investimento e di manutenzione straordinaria oltre che quelli relativi alla gestione, nonché l’elenco delle tratte da sottoporre a pedaggio. “Per il territorio toscano – si legge ancora nella mozione – il provvedimento investe gli utenti con destinazione Firenze Certosa, tenuti al pagamento della quota per il raccordo Firenze- Siena, gli utenti che alla barriera di Valdichiana sono tenuti a pagare per il raccordo Bettolle-Perugia, oltreché coloro che percorrono il tratto Valdichiana-Chiusi”. Per Pugnalini e Spinelli, quindi, “gli esborsi previsti per i mezzi in transito dai suddetti caselli determinano costi aggiuntivi che andranno ad abbattersi in special modo sui residenti, in un momento in cui le attività produttive del territorio attraversato dalle infrastrutture in questione risentono degli effetti negativi determinati dalla pesante crisi economica, situazione in cui l’introduzione del pedaggio non potrà che comportare ulteriori inevitabili ricadute negative specie nel settore turismo e sulla logistica delle merci”. Secondo i due consiglieri regionali, inoltre, “la scelta di introdurre il pedaggio cade proprio nella fase in cui la Toscana si avvia a raccogliere i frutti di anni di impegno in materia di interventi infrastrutturali nel campo della viabilità ( il completamento della “Grosseto-Fano” e del Corridoio Tirrenico), mentre non esistono “garanzie che gli introiti derivanti dai nuovi pedaggi possano determinare ricadute in termini di investimento sulle nostre strade, giungendo al possibile paradosso che il raccordo autostradale Siena- Firenze, privo di corsia d’emergenza e caratterizzato da un fondo stradale dissestato, con l’introduzione del pedaggio faccia da cassa per interventi di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, non destinati in loco”.

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