Società partecipate, aggiornato il Piano regionale di razionalizzazione


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Approvato anche un ordine del giorno sulle società termali

Gli interventi del presidente della commissione Giacomo Bugliani e del consigliere Marco Niccolai

Giacomo BuglianiMarco1Il Consiglio regionale rimette le mani al piano di razionalizzazione delle società partecipate dalla Regione Toscana approvando una apposita delibera.

«A seguito dell’approvazione del decreto legislativo 100/2017, il cosiddetto decreto Madia, – ha detto Giacomo Bugliani (Pd), presidente della commissione affari istituzionali, presentando il provvedimento in aula – è stato necessario effettuare una ricognizione delle partecipazioni della Regione per aggiornarne il quadro e verificare quali partecipazioni erano da alienare perché non più rispondenti ai criteri dettati dalla nuova normativa nazionale. Questo lavoro ha portato a confermare la partecipazione della Regione in quelle società con requisiti particolari in linea con il dettato del decreto Madia, a dismettere le quote in alcune società, ad aggregare società con finalità contigue. Rispetto alla proposta iniziale – ha aggiunto Bugliani – abbiamo modificato un punto relativo alla partecipazione della società Terme di Casciana, su richiesta proprio del Comune di Casciana-Lari, mantenendo la proprietà pubblica delle strutture immobiliari e mettendo a bando solo il servizio di attività termale».

Proprio sulla questione delle dismissioni regionali dalle società termali, il Consiglio ha poi approvato un apposito ordine del giorno, proposto dai consiglieri Pd Marco Niccolai, Simone Bezzini ed altri, che contiene alcune direttive per la giunta toscana riguardanti le terme di Montecatini, Casciana e Chianciano.

«Non c’è dubbio che il tema delle società termali – ha detto Niccolai presentando il documento in aula – rivesta una particolare rilevanza, in  particolare per la ricaduta economica e occupazionale dei territori interessati. Il termalismo per noi non rappresenta una questione meramente contabile, ma costituisce un settore importante, un asset fondamentale dell’offerta turistica oltre a un valore per i territori che insieme al rilancio delle attività termali hanno bisogno di essere accompagnati in un percorso complessivo di riqualificazione urbana. Devono esserci alcuni punti chiari in questo percorso: nella fase di transizione occorre evitare ulteriori criticità per il funzionamento delle stesse e, soprattutto, all’interno delle procedure occorre che vengano chieste adeguate garanzie di investimenti agli acquirenti, per assicurare la tenuta economica, occupazionale e industriale non solo delle società stesse ma soprattutto dei territori interessati.”

Questo il testo dell’ordine del giorno approvato a maggioranza:

“E’ necessario tenere conto, per quanto riguarda il riordino delle partecipazioni azionarie della Regione nelle società Terme di Montecatini S.p.A., Terme di Casciana S.p.A., Terme di Chianciano Immobiliare S.p.A., della specificità del settore termale da considerarsi una risorsa fondamentale per i territori di riferimento in termini di occupazione e sviluppo economico. Auspichiamo che il necessario percorso di razionalizzazione delle proprie società partecipate non determini ulteriori elementi di criticità nella gestione delle strutture termali interessate e nell’importante indotto ad esse correlato. A tal fine, il compimento di tale processo di dismissione delle quote regionali per il settore in oggetto, dovrà essere monitorato con la massima attenzione al fine di poter garantire, per quanto in proprio potere, la massima tenuta industriale, economica ed occupazionale delle suddette realtà, anche tramite adeguati investimenti da parte degli acquirenti delle azioni. Sarà necessario, inoltre, accompagnare tale percorso con specifiche azioni di promozione turistica e rilancio delle città termali.”.

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