Sport e Pari Opportunità, Nardini: “Toscana faccia ogni sforzo per abbattere barriere. Nell’attività fisica non devono vincere discriminazioni e stereotipi”


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Approvata all’unanimità la mozione che chiede alla Regione Toscana  di aderire e fare proprie le raccomandazioni della nuova  Carta dei diritti delle Donne nello Sport”. 

WhatsApp Image 2017-04-12 at 12.20.59“Pari Opportunità in ogni ambito, nel lavoro ma anche nello sport. Un ambiente non secondario che svolge un ruolo sociale di grande importanza, strumento di integrazione e di inclusione all’interno delle nostre comunità. Nonostante i grandi progressi e l’incremento della partecipazione femminile al mondo dello sport, sono ancora riscontrabili differenze riguardanti le pari opportunità, sia a livello agonistico che a livello amatoriale, disuguaglianze e  barriere socio-culturali che impediscono il superamento  delle disparità. Ma gli strumenti per cambiare rotta esistono. Chiedo alla Regione Toscana di aderire alla nuova “Carta  Europea dei diritti delle Donne nello Sport” , presentata nel 2011 al Parlamento Europeo da UISP e altri soggetti pubblici e privati; un manifesto che riconosce, a donne e uomini, il diritto di avere le stesse opportunità di praticare sport  e favorisce la leadership e l’educazione nello sport fondati sulla parità di genere. L’obiettivo che deve continuare a guidare l’azione regionale è quello di superare disparità di genere, età, disabilità, religione e convinzione personale, orientamento sessuale e provenienza sociale o economica. È necessario attuare specifiche azioni di sensibilizzazione per promuovere, a partire proprio dai luoghi di formazione, una cultura dello sport che abbia funzione di contrasto attivo agli stereotipi. Per farlo sollecito la Giunta a implementare attraverso misure specifiche l’attuale normativa regionale in materia”. È quanto chiede Alessandra Nardini, Consigliera Regionale Pd, con la mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale.

“La Carta  Europea dei diritti delle Donne nello Sport riconosce a donne e uomini stessi diritti nel praticare sport in età differenti senza distinzione di provenienza sociale e culturale, in ambienti sani che garantiscano la dignità umana, la partecipazione ai processi decisionali a tutti i livelli del panorama sportivo ed il diritto ad  un eguale trattamento economico e sociale.  La Toscana è terra che ha sempre dimostrato attenzione e impegno sui temi legati alle pari opportunità e al superamento di barriere culturali che limitano libertà personali e di scelta; pensiamo alla legge regionale sulla ‘Promozione della cultura e della pratica delle attività sportive e ludico-motorie-ricreative e modalità di affidamento degli impianti sportivi’  e alla ‘Carta etica dello Sport’.

“L’attività sportiva da parte delle donne è in continuo aumento e questo, a mio avviso, non deve essere considerato come un fenomeno sociale straordinario ma come una positiva e naturale esigenza del genere femminile. Pertanto, garantire reali pari opportunità, anche nella fruizione delle strutture, è un atto di giustizia sociale valido verso chi pratica discipline sia a livello amatoriale che agonistico. L’attività fisica è uno strumento per , prendersi cura della propria salute, del proprio benessere, per divertirsi e socializzare,  riconoscere e superare i propri limiti, ma soprattutto barriere e stereotipi. Lo sport deve essere per tutte e tutti. Garantirlo è dovere delle istituzioni, su cui non possiamo più rimandare”.

 

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