Testamento biologico, Nardini (Pd): “Legge non più rimandabile, sottoscrivo l’appello di Gesualdi”


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Approvata la mozione che chiede anche di sollecitare i Comuni all’istituzione dei registri per il deposito delle dichiarazioni anticipate di volontà

“Questa mozione tratta un tema delicato quanto importante ed urgente, perché si parla di diritti: il diritto di chi non può aspettare, il diritto di chi chiede solo di poter esser libero di scegliere. Ma purtroppo, come spesso accade in Italia, per troppi anni non si è avuto il coraggio di affrontare la questione e ora che finalmente siamo ad un passo dal rendere l’Italia un Paese più civile, non possiamo mancare questo obiettivo”. Così Alessandra Nardini, Consigliera Regionale PD e prima firmataria della mozione che impegna la Giunta Regionale ad attivarsi con il Parlamento perché sia approvato in tempi brevi il disegno di legge sul tema.

a_nardini“Nei giorni scorsi – prosegue – immagino che tutti abbiamo letto, con sincera commozione, la struggente, drammatica ma bellissima, lettera di Michele Gesualdi, malato di Sla, ex Presidente della provincia di Firenze, allievo di Don Milani, uomo di una profondissima fede, come si può leggere tra quelle sofferte ma lucidissime righe. Quell’appello, rivolto alla Presidente della Camera dei Deputati, al  Presidente del Senato e ai capigruppo parlamentari  ha confermato in me la volontà che anche quest’aula si esprimesse sul fine vita. Ricordo una pagina bruttissima,  le vergognose urla al Senato, quando venne comunicata la scomparsa di Eluana, con insulti diretti anche all’allora Presidente della Repubblica, Napolitano. Alcuni mesi fa ho avuto il piacere e l’onore di ascoltare il drammatico racconto dei quei lunghi mesi, anni, dalla voce di Peppino, il padre. Questo non è un argomento  su cui non si può ingaggiare una battaglia parlamentare come si fosse allo stadio, contando vincitori e vinti. Allora si disse che era urgentissima una legge su questa materia, ma sono passati anni,  e solo adesso, finalmente, sembriamo vicini: è infatti attualmente all’attenzione del Parlamento il disegno di legge A.S. n. 2801 (Norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento) testo unificato di molte proposte di legge concernenti le disposizioni relative al consenso informato e alla istituzione del registro nazionale delle DAT, disciplinandone modalità di espressione e di revoca; questo disegno di legge è stato approvato in prima lettura alla Camera il 20 aprile 2017, manca quindi l’ultimo passaggio, quello al Senato”.

“Ho presentato questo atto, per chiedere alla Giunta di muoversi, per quanto nelle sue competenze, affinché questo passaggio avvenga nel più breve tempo possibile, e che si giunga in questa legislatura a colmare un vuoto normativo non più tollerabile – conclude Nardini-. Nel frattempo quello che possiamo fare è sollecitare i Comuni che non hanno ancora il registro per il testamento biologico ad istituirlo, come hanno fatto già diverse amministrazioni (tra cui recentemente Vicopisano e Vecchiano, in provincia di Pisa) e promuovere incontri informativi sul tema per conoscere ed approfondire storie e percorsi legislativi. Favorire la conoscenza sul testamento biologico permetterà di avere maggiore coscienza del proprio diritto di autodeterminazione e consentirà alle cittadine e ai cittadini una scelta libera e consapevole. La Toscana, terra di diritti e spesso apripista, come nel caso dell’uso della cannabis a scopo terapeutico, torni a far sentire la sua voce. Ringrazio ARCI Toscana, da sempre impegnata per la difesa dei diritti, che ha voluto sostenere la mozione approvata oggi. Questa legislatura parlamentare sta per concludersi, e io mi auguro che, in tema di diritti, insieme all’approvazione della legge sulle Unioni Civili, ed io spero anche quella sulla cittadinanza, si possa festeggiare l’approvazione della legge sul fine vita. Non perdiamo un’altra, l’ennesima, occasione per rendere l’Italia un Paese più civile”.

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