Ticket sanitari, Scaramelli: “Abbassare il costo per i cittadini toscani. Servizi garantiti a tutti in modo universalistico”


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Il presidente della Commissione sanità spiega le nuove disposizioni approvate con un emendamento alla legge regionale

ticket«Abbiamo sancito il principio universalistico della sanità toscana, per garantire a tutti i cittadini, senza alcuna distinzione, l’erogazione delle prestazioni sanitarie nel rispetto dell’equità nell’accesso alle cure e della dignità umana».

Così Stefano Scaramelli, presidente Commissione Sanità e politiche sociali, commenta l’approvazione in Consiglio regionale degli emendamenti a una legge votata ieri in aula.

«Le modifiche, – spiega Scaramelli – apportare di intesa con i ministeri della Salute e dell’Economia e delle Finanze, portano  all’eliminazione della disposizione finalizzata a garantire l’accesso alle prestazioni sanitarie, per stranieri e cittadini italiani non residenti in Toscana, soltanto se l’utente sia in regola con il pagamento dei ticket, anche in riferimento a prestazioni passate. La tutela della salute è un diritto fondamentale dell’individuo, un interesse di tutta la collettività: con questo emendamento abbiamo ribadito, con una legge toscana, che è un diritto universale che deve essere riconosciuto a tutte e tutti indipendentemente dalla condizione sociale ed economica. Sullo stesso piano del riconoscimento giuridico dell’universalità del diritto alla salute deve muoversi quello del rispetto delle regole e delle condizioni che assicurano il mantenimento di alti standard di cure come il pagamento del ticket. Su questo punto  – chiarisce Scaramelli – sono due le sfide che dobbiamo vincere: abbassare il costo dei ticket e serrare i controlli sui pagamenti affinché tutti paghino, con un impegno di spesa inferiore per tutti. Serve rimodulare il sistema della compartecipazione alla spesa, il cosiddetto ticket, per renderlo chiaro e semplice da applicare, basato sulla condizione reddituale, sulla composizione del nucleo familiare, e, in particolar modo, serve serrare i controlli affinché tutti paghino quanto dovuto. In sanità, come in altri settori, la lotta ai “furbetti” è fondamentale per eliminare quelle sacche di evasione che pesano indistintamente su tutti creando pesanti ripercussioni economiche anche sul sistema sanitario. Ecco perché dobbiamo rivedere e migliorare i controlli, magari aprendo un ragionamento serio anche sui “prescrittori”, affinché la domanda stessa di prestazioni sanitarie, sia appropriata. Tra le ipotesi da studiare anche quella del pagamento anticipato nella fase della prenotazione, magari in forma ridotta, considerando anche che ben oltre il 70% dei toscani beneficiano di esenzioni. Si tratta – conclude il presidente – di un bene e un valore da preservare”.

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