Toscana Pride, Monia Monni,Alessandra Nardini e Titta Meucci: “Bene la giunta regionale, abbiamo nel dna i diritti civili e la lotta alle discriminazioni”


Share

«La Toscana continua ad essere in prima linea nella lotta contro le discriminazioni e per l’affermazione dei diritti civili. Hanno fatto bene il presidente Rossi e la vicepresidente Barni a rimarcarlo confermando l’adesione e la partecipazione al Toscana Pride che quest’anno si svolge a Siena».

Lo dicono le consigliere regionali del Pd Monia Monni, Alessandra Nardini ed Elisabetta Meucci, commentando la presentazione del Toscana Pride 2018 avvenuta questa mattina a Firenze, alla quale hanno partecipato il presidente della Regione Enrico Rossi e la vicepresidente Monica Barni.

«Nel dna della Toscana – spiegano Monni, Nardini e Meucci – c’è la promozione dei diritti civili ed il rifiuto di qualsiasi discriminazione dei cittadini basata sugli orientamenti sessuali o sulle identità di genere. E questo è avvenuto fin dall’approvazione dello Statuto regionale, già nel 2004, che vide la Toscana prima tra le regioni italiane a inserire tali diritti tra le finalità e i principi. Nello stesso anno, come ricordato da Rossi, fu approvata una legge contro le discriminazioni sessuali.

Ci sembra particolarmente utile ed opportuno ricordare tutto ciò, in un momento politico come quello attuale che vede il rischio di un arretramento a livello nazionale, il riconoscimento delle unioni civili è un risultato storico, e su questo non è ammissibile nessun passo indietro.  Anzi, dobbiamo continuare a lavorare perché anche i diritti di tutte le bambine e di tutti i bambini delle Famiglie Arcobaleno siano tutelati. Anche per questo – concludono le consigliere Pd – è stato giusto e più che opportuno riconfermare l’adesione e la presenza della Regione al Toscana Pride».

 

Share