Treni, “Bloccare i rincari degli abbonamenti Frecciarossa”. Approvata in Consiglio regionale mozione Pd


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Nicola Ciolini (primo firmatario): “Dare attenzione al fenomeno in crescita del pendolarismo sull’Alta velocità”

nicola-ciolini“Bloccare i rincari degli abbonamenti Frecciarossa”. Il Consiglio regionale ha approvato una mozione presentata dal gruppo Pd che impegna la giunta toscana “ad attivarsi nelle sedi opportune al fine di individuare le modalità atte a bloccare gli aumenti degli abbonamenti dei treni Frecciarossa per i pendolari” e “a riaprire un tavolo di concertazione con tutti i gestori del servizio ferroviario (Trenitalia e Italo NTV) e la presenza di un rappresentante del Tavolo Nazionale Pendolari dell’Alta Velocità,  finalizzato ad armonizzare l’offerta ferroviaria ad Alta Velocità presente sul territorio italiano”.

La mozione, sottoscritta dai consiglieri Nicola Ciolini, Leonardo Marras, Gianni Anselmi, Massimo Baldi, Fiammetta Capirossi, Antonio Mazzeo, Ilaria Giovannetti, Titta Meucci, Marco Niccolai e Giacomo Bugliani, stigmatizza “l’annuncio da parte di Trenitalia dell’aumento del 35% del prezzo degli abbonamenti all’Alta Velocità per molteplici tratte tra cui Firenze-Bologna, con decorrenza dal 1° febbraio 2017, poi dimezzato al 17,5% (misura transitoria in attesa di soluzioni definitive attese per il prossimo mese di giugno) e ritiene che essa “rappresenta un’ulteriore decisione inopportuna sia per l’entità dei rincari, sia perché assunta senza alcuna preventiva concertazione con tutte le parti interessate, nonostante che il Parlamento e molti Consigli  Regionali avessero a più riprese richiesto tutt’altro approccio alla questione”. Inoltre, secondo i consiglieri Pd, “la decisione di dimezzare gli aumenti, assunta anche a seguito dell’intervento del ministero dei Trasporti, costituisce una scelta apprezzabile ma non sufficiente”.

«Abbiamo cercato di coordinarci con i consiglieri regionali di altre Regioni – ha spiegato Nicola Ciolini presentando il documento in aula – perché la questione riguarda tutti coloro che sono serviti dalla cosiddetta metropolitana d’Italia. Le politiche tariffarie dei gestori, purtroppo, non sono attente alla fascia della clientela costituita dai pendolari, che certo oggi non è rilevante ma appare come una tendenza in aumento. Occorre quindi che il governo, in qualità di azionista di Ferrovie Spa, intervenga per dare un indirizzo circa l’implemento di questo tipo di mobilità legata al lavoro. Anche per non sminuire – ha concluso Ciolini – gli sforzi che alcune Regioni, come la Toscana, stanno facendo per potenziare i collegamenti interregionali».

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