Unioni civili , Pd Regione: “condivisione dei contenuti del ddl Cirinnà e auspicio venga approvato con l’attuale impianto di merito”


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Approvata la mozione presentata da Nardini  e sottoscritta da 23 consiglieri

Via libera del Consiglio regionale alla mozione in sostegno del disegno di legge che disciplina le coppie di fatto e le unioni civili. Nell’atto si auspica che il disegno di legge venga approvato dal Senato e dalla Camera mantenendo dal punto di vista contenutistico l’attuale impianto di merito “E’ molto significativo che il Pd – ha commentato il capogruppo Leonardo Marras – abbia affrontato questa discussione con grande serenità ed equilibrio, raggiungendo una sintesi finale che ha portato a un risultato di sostanziale compattezza nel voto finale sulla mozione. La Toscana ha nel suo Dna la tutela dei diritti e anche per questo credo sia stato utile portare un nostro contributo al dibattito nazionale”. L’atto, che porta la firma di 23 consiglieri, è stato presentato in aula dalla consigliera Alessandra Nardini che è anche la prima firmataria del documento. Oltre a Nardini sono intervenuti in consiglio anche i consiglieri Stefano Scaramelli, Paolo Bambagioni, Andrea Pieroni, Serena Spinelli  e Gianni Anselmi  “Piena condivisione dei contenuti del Ddl Cirinnà- ha detto Nardini-, che regola le unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina le convivenze. Negli ultimi anni –ha proseguito la consigliera Nardini- Parlamento nazionale, Corti ed istituzioni nazionali e sovranazionali hanno sottolineato la necessità di tutelare e regolamentare queste realtà. Il nostro Paese soffre di un gravissimo ritardo sul fronte dei diritti civili, ma adesso, finalmente, l’Italia è  vicina ad un risultato storico, che va a colmare un vuoto normativo non più sostenibile per un Paese avanzato”.. La mozione nasce dalla mobilitazione che i Giovani Democratici Toscana, da anni impegnati sul questo tema, stanno portando avanti e sono orgogliosa che sia stata accolta e sostenuta da gruppo del Partito Democratico. Il Ddl Cirinnà è  una buona legge, frutto di un lungo lavoro e dibattito condotto dalla commissione Giustizia del Senato, e per questo quindi auspichiamo che il Senato e la Camera dei Deputati approvino questo provvedimento mantenendo, dal punto di vista contenutistico, l’attuale impianto di merito, un punto fondamentale a cui tengo particolarmente.  Crediamo che sulla stepchild adoption non si debba tornare indietro. Vogliamo anche fare chiarezza: si tratta semplicemente  della possibilità, per il/la compagna del padre/madre naturale, di adottare il figlio dell’altro, per concedere tutele e garantire il diritto alla continuità affettiva, perché, come ci ricorda anche l’appello lanciato da moltissimi giuristi, queste bambini e questi bambini esistono, non ci possiamo voltare dall’altra parte ma vanno tutelati. In sostanza si tratta di dare veste giuridica – ha specificato Nardini- ad una situazione familiare già  esistente di fatto.  Non si introduce quindi l’adozione per le coppie omosessuali, né  si incentiva l’utero in affitto.  Si tratta semplicemente di un istituto giuridico che in Italia esiste già dal 1983, ma viene applicato solo alle coppie eterosessuali, e che il  che con il ddl Cirinnà  si vuole estendere anche a quelle omosessuali, dopo le sentenze del Tribunale dei Minori di Roma in cui è stato sancito che l’orientamento sessuale dell’adottante non può costituire un elemento ostativo alla stepchild. Da troppi anni,  nel nostro Paese, le coppie formate da persone dello stesso sesso e le famiglie di fatto aspettano di vedere riconosciuti i loro diritti, adesso è il momento di farlo finalmente.  La Toscana – ha concluso la consigliera Nardini- si è sempre dimostrata un’apripista nel campo dei diritti: penso ad esempio  alla fecondazione eterologa e all’uso della cannabis a scopo terapeutico;  per questo ritengo importante che dalla Toscana arrivi una voce forte e chiara anche in merito alle unioni civili: il tempo dei diritti è adesso, non si torni indietro!”

 

 

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