Violenza sulle donne, unanimità per la mozione Pd-Mdp. Nardini e Spinelli: “Istituzioni siano esempio positivo, mai più un caso Buscemi”


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Approvata all’unanimità dall’aula del Consiglio regionale la mozione che chiede alla giunta un rinnovato impegno per sensibilizzare gli enti locali  alla promozione di politiche di genere e iniziative di contrasto alla violenza sulle donne; un atto presentato dalla consigliera del Partito Democratico Alessandra Nardini e dalla capogruppo di Mdp Serena Spinelli.

“Dal Consiglio Regionale, ancora una volta, diamo un segnale importante contro la violenza sulle donne. Con questa mozione vogliamo riportare l’attenzione su un fenomeno che dev’essere combattuto incessantemente promuovendo azioni a tutti i livelli istituzionali. Ci appelliamo alla Giunta regionale affinché valori come il contrasto alla violenza di genere e la promozione della cultura delle pari opportunità siano rispettati da tutti, soprattutto da coloro che ricoprono incarichi politico-amministrativi. Allo stesso tempo è fondamentale  continuare con progetti di formazione/sensibilizzazione rivolti alle scuole finalizzati al superamento degli stereotipi di genere e alla cultura dei diritti e delle pari opportunità, così come sancito nello Statuto regionale e nei provvedimenti legislativi in materia; e perché così si previene e si combatte il fenomeno non regalando lo spray al peperoncino!”. Così Alessandra Nardini, consigliera regionale Pd, e Serena Spinelli, capogruppo Mdp, presentando la mozione poi approvata dall’aula.

“Questa mozione nasce dalla volontà di raccogliere l’appello lanciato dalla Casa della donna di Pisa che, insieme a tutti i centri antiviolenza ringrazio per il lavoro costante che portano avanti per il quale meriterebbero il rispetto di tutti i rappresentanti istituzionali, e dal contributo di Articolo Uno Mdp Pisa che proposto un’analoga mozione raccolta poi dal gruppo consiliare del Pd. L’obiettivo è quello di favorire e sostenere il contrasto alla violenza di genere in particolar modo negli enti locali, dove i rappresentanti delle istituzioni svolgono un ruolo di raccordo imprescindibile con le comunità – continua Nardini –.  Il caso che ha scatenato tale mobilitazione è noto, la nomina di Andrea Buscemi ad assessore alla cultura del Comune di Pisa; scelta su cui più volte abbiamo espresso la nostra preoccupazione e il nostro disappunto. Per questo, abbiamo sentito la necessità di chiedere alla Giunta regionale uno sforzo per ribadire l’azione sinergica con le istituzioni locali a contrasto della violenza sulle donne in tutte le sue forme. Ringrazio tutte le colleghe e i colleghi consiglieri che hanno votato a favore della mozione; abbiamo dato un segnale forte e chiaro: no alla violenza di genere, sì al rispetto a partire da e soprattutto nelle istituzioni”.

L’ultimo rapporto sulla violenza di genere in Toscana dice che dal 2009 al 2017 sono circa 19mila le donne che si sono rivolte, per la prima volta, a un centro antiviolenza; 3000 solo nell’ultimo anno.

“La prevenzione della violenza di genere passa dalla cultura e dal rispetto del ruolo delle donne nella società, dall’abbattimento degli stereotipi di genere e le Istituzioni devono essere il primo luogo in cui tutto questo deve essere rappresentato” – dichiara la capogruppo Art.1 Mdp Serena Spinelli – “Nei primi sei mesi del 2018 sono state 44 le donne uccise per atti di femminicidio e sono solo la punta di un iceberg di violenza fisica e psicologica nei confronti della donne. Pieno sostegno, quindi, all’azione della Casa delle Donne di Pisa che in questi mesi sta tenendo alta l’attenzione su una vicenda che riguarda tutte e tutti. E grazie anche ai compagni di Articolo Uno Mdp di Pisa per la mozione che hanno proposto a tutti i consiglieri comunali e che anche in Consiglio regionale è stata raccolta.”

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