“Sostenibilità, lavoro, condivisione con istituzioni e comunità interessate: questi gli obiettivi che perseguiremo per elaborare il Piano regionale delle cave”


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Approvata la proposta di risoluzione PD collegata all’informativa della giunta sul documento preliminare al Piano regionale Cave. Il commento di Gianni Anselmi, presidente della commissione Sviluppo rurale e firmatario della risoluzione insieme al capogruppo Leonardo Marras e al presidente della I commissione Giacomo Bugliani.

“È iniziato oggi, con la comunicazione dell’assessore Ceccarelli, il percorso verso l’elaborazione e l’approvazione del Piano regionale delle Cave. Quello estrattivo è un settore rilevante nel sistema produttivo regionale anche per le sue relazioni con il comparto industriale; si tratta di governarlo avendo cura degli aspetti ambientali e di quelli occupazionali, delle sue interrelazioni con le opportunità offerte dall’economia circolare e dal governo dei flussi di materia, delle coerenze con le scelte strategiche dei territori. Condividiamo pienamente il contenuto dell’informativa della giunta, lavoreremo insieme per la costruzione del Piano mettendo a disposizione gli spazi della commissione per confrontarci con i soggetti istituzionali e le comunità locali interessati.

La complessità della Toscana passa anche dalla straordinaria convivenza di attività produttive che hanno forte impatto dal punto di vista paesaggistico con ambienti e qualità della vita che rendono unica la nostra regione, per questo, ribadisco, sarà importante nella scrittura del Piano porre attenzione alle coerenze con le scelte strategiche dei vari territori, oltreché dare forza alle produzioni cercando di creare valore aggiunto in Toscana”.

Il Piano regionale si colloca all’interno del quadro degli strumenti di programmazione e pianificazione della Regione e rappresenta uno strumento di pianificazione territoriale facente parte del Piano di Indirizzo Territoriale. Il Piano Cave è chiamato ad individuare i giacimenti in cui possono essere localizzate le aree a destinazione estrattiva, che costituiscono invarianti strutturali ai sensi della legge regionale in materia di governo del territorio, le prescrizioni dirette a garantire la gestione sostenibile della risorsa e le misure di salvaguardia.

I contenuti del Piano saranno sviluppati in coerenza con i contenuti del PIT e in armonia con i principi fondativi del modello territoriale toscano:

– il principio di non consumo del suolo;

– la promozione del patrimonio territoriale quale elemento di qualificazione delle filiere produttive;

– l’integrazione e la coerenza tra le politiche dello sviluppo economico-produttivo e quelle del territorio, dell’ambiente e del sociale nella localizzazione delle aree destinate ad attività industriali;

– la definizione di paesaggio come fattore di qualificazione e identità del modello di sviluppo toscano.

 

Fonte immagine: google.

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