Tirocini non curriculari, “Strumento da rafforzare. La Regione stanzi 100 euro in più per ogni partecipante”


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Approvata mozione Pd proposta da Fausto Merlotti

«La proposta nasce grazie al contributo dei Giovani Democratici che hanno portato avanti un lavoro di analisi e studio», dice il consigliere regionale

Il Consiglio regionale ha approvato oggi una mozione proposta dal consigliere Pd Fausto Merlotti e sottoscritta anche dal capogruppo Vincenzo Ceccarelli ed altri consiglieri Dem, che chiede il potenziamento dei tirocini non curriculari per i giovani toscani.

«I tirocini non curriculari – ha detto Merlotti presentando la mozione in aula – sono uno strumento fondamentale nel percorso formativo dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro. Un settore su cui la Toscana, negli anni, ha saputo essere innovativa, funzionando come modello a livello nazionale, e che oggi chiediamo alla Giunta di potenziare. Attraverso un impegno preciso in tutte le sedi opportune affinché la prossima programmazione comunitaria preveda risorse sempre maggiori per la promozione di politiche efficaci di ingresso delle nuove generazioni nelle professioni e sia valutata la possibilità di poter aumentare il contributo erogato dalla Regione ai soggetti ospitanti: un incremento ipotizzabile in 100 euro ulteriori che porterebbe il rimborso del tirocinante da 300 a 400 euro mensili. La proposta di aggiornare e consolidare lo strumento dei tirocini non curriculari – ha precisato Merlotti – nasce grazie al contributo dei Giovani Democratici che in questi mesi hanno portato avanti un lavoro di analisi e studio. Chiediamo, inoltre, di valutare la possibilità di allargare la fascia di età interessata dall’esperienza dei tirocini, tenendo conto dell’innalzamento dell’età con la quale i giovani riescono a terminare gli studi, e di attivarsi per snellire ulteriormente l’iter per le aziende ospitanti al fine di richiedere il contributo regionale. Infine, sollecitiamo la Giunta a intensificare i meccanismi di monitoraggio sul corretto svolgimento dei tirocini non curriculari mediante la raccolta e la condivisione delle esperienze compiute al termine del progetto formativo. Un sistema – ha concluso Merlotti – che permetterebbe di creare una banca dati e dei feedback come un ulteriore elemento di chiarezza e trasparenza dell’esperienza formativa».

 

 

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