Aumento dell’Irpef in Toscana: una scelta necessaria per proteggere la nostra sanità pubblica


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❓ Perché è stato necessario?


Mettere in sicurezza i servizi della sanità pubblica in Toscana è stata una scelta difficile, ma necessaria. La Regione ha deciso di intervenire sull’addizionale Irpef per reperire risorse vitali che il governo nazionale non ha voluto stanziare, né attraverso un aumento della quota del Fondo Sanitario Nazionale, né riconoscendo il credito dovuto tramite il “Payback in sanità”.

La Sanità Toscana nel 2024 ha ricevuto dal Fondo sanitario indistinto 8 miliardi di euro per garantire i Livelli Essenziali di Assistenza (Lea). Ma in Toscana si fa di più. Per far questo sono serviti altri 330 milioni di euro.
Nel 2024 il Governo non ha consentito alla Toscana di mettere a bilancio le risorse garantite dalla cosiddetta legge sul Payback farmaceutico 2023: circa 106 mln e sul Payback dispositivi medici: circa 255 mln, mentre il precedente Governo lo consentiva.
Per far fronte a questo fabbisogno, la Regione ha dovuto stanziare risorse aggiuntive del bilancio ordinario extra sanitario pari a 132 mln, ma per raggiungere il pareggio di bilancio servivano ancora 200 milioni e per questo fabbisogno si è dovuti ricorrere al gettito tributario derivante dalla manovra fiscale (incremento addizionale regionale Irpef).
Quindi l’aumento dell’addizionale Irpef è la conseguenza delle insufficienti risorse trasferite dal Fondo Sanitario Nazionale e del mancato riconoscimento di quanto previsto dalla legge sul Payback sanitario, ritenuta legittima dalla Corte Costituzionale.

Ricapitolando: questa decisione è stata presa per tutelare una sanità pubblica che rappresenta un’eccellenza a livello nazionale e garantisce non solo i livelli essenziali di assistenza (LEA), ma anche una serie di servizi aggiuntivi (extra-LEA) che rendono unico il nostro sistema sanitario:

  • 🏥  Codice Rosa nei Pronto Soccorso per le donne vittime di violenza;

  • 👩‍🦰 Parrucche gratuite per le malate oncologiche;

  • 💊 Contraccezione gratuita;

  • 👶 Screening neonatale esteso;

  • 🦷  Odontoiatria gratuita per i meno abbienti;

  • 🎟️ Esenzione dai ticket per i disoccupati.

  • 💡 Farmaci innovativi gratuiti per le gravi patologie

Chi è coinvolto e come cambia l’Irpef?


Abbiamo scelto un principio di equità: chi ha meno non paga di più.

  • Nessun aumento per i redditi fino a 28.000 euro annui (il 73% dei toscani).

  • Per i redditi tra 28.000 e 50.000 euro, l’incremento medio è di 117 euro l’anno, passando da 524 a 641 euro di addizionale regionale.
  • Per i redditi superiori a 50.000 euro, l’incremento medio è di 1.012 euro l’anno, passando da 1.478 a 2.490 euro di addizionale regionale.

Perché non abbiamo tagliato i costi?

Tagliare i costi della sanità avrebbe significato:

  • Ridurre le prestazioni;
  • Chiudere piccoli ospedali;
  • Non assumere personale sanitario;
  • Allungare le liste d’attesa;
  • Abbassare i livelli di assistenza in una regione che, per efficienza, è ai primi posti nelle graduatorie nazionali.

I numeri

Nel 2024, la sanità pubblica toscana ha erogato circa 6 milioni di prestazioni (visite, analisi, esami, cure), due milioni in più rispetto al 2019, l’ultimo anno pre-Covid.

La nostra visione

Sappiamo che pagare più tasse non fa piacere a nessuno, ma crediamo sia essenziale garantire una sanità pubblica accessibile, soprattutto in una società che invecchia e necessita di un numero crescente di prestazioni. Come accade nelle migliori famiglie, nel momento del bisogno si chiede un contributo maggiore a chi ha qualcosa in più da dare.

Con il vostro sostegno, continuiamo a costruire una Toscana più giusta e solidale.

 

 

 

 

 

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