Costi della politica, Bugli (Pd): “Il Pdl non faccia giochetti. Ora modifichiamo lo Statuto”


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“Non è il momento dei giochetti tra le diverse parti politiche. I cittadini si aspettano fatti concreti. Il Pdl oggi prende spunto da quello che facemmo come gruppo del Pd in Consiglio regionale, presentando un emendamento alla finanziaria che riduceva da 55 a 40 il numero dei consiglieri e da otto a dieci il numero degli assessori. Perché il Pdl non votò la nostra proposta? Insomma, perché anche allora si usarono mezzi strumentali e tatticismi, invece di fare la cosa più normale e votare quella proposta di legge?”, risponde ponendo anche delle domande Vittorio Bugli, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, alla proposta di legge presentata dal gruppo del Pdl (che di fatto chiede le stesse riduzioni di consiglieri e assessori già proposte dal Pd). “Se quella legge non ci fosse stata la Toscana non avrebbe potuto vantare la sua virtuosità rispetto alle altre Regioni: questi sono i fatti. Oggi si tratta di dare ancora maggior forza alla nostra legge inserendola nello Statuto regionale. Avevamo chiesto sommessamente, e senza fare grandi campagne mediatiche, di mettere in discussione una proposta di legge (presentata il 3 novembre 2011 ) per la modifica dello Statuto. Ancora non è stata discussa e dunque crediamo sia giunta l’ora di farlo nel più breve tempo possibile, sempre nel rispetto e nel ruolo che può avere ogni forza politica. Non inventiamoci altre fantasie per provocare ulteriori ritardi e approviamo velocemente, molto meglio se tutti insieme, quello che è già una legge della Toscana. Molte sono le cose già fatte e molte sono ancora da fare, per marcare ancora di più il segno che la nostra Regione non si meriti di stare all’interno di quella rappresentazione che viene data in questi giorni delle istituzioni sprecone – conclude Bugli – Da parte del nostro gruppo c’è, come sempre, la volontà di discutere e portare avanti insieme le proposte migliori. Siamo ovviamente disposti anche a discutere quello che propongono le altre forze politiche ma non siamo disposti a subire rallentamenti o strumentalizzazioni di parte”.

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