Rimane alto il livello d’allarme a Lucca sulle cosiddette “classi pollaio” e alla denuncia sulla non adeguata copertura oraria degli insegnanti di sostegno per gli alunni diversamente abili, dopo l’idea di una mobilitazione unitaria di consigli di istituto della provincia. Ad intervenire è il presidente della commissione Sanità e Politiche Sociali della Regione Toscana, Marco Remaschi: “Il grido sofferto di famiglie ed operatori del mondo della scuola ci giunge da tutta la Toscana e da Lucca in particolare: al sovraffollamento nelle aule si va a sommare il drammatico problema del sostegno agli studenti diversabili”. E’ notizia recente, infatti, la presa di posizione di Massimo Diodati, presidente della Federazione Associazioni Nazionali Disabili provinciale, con la quale annuncia l’interessamento dei propri uffici per verificare la possibilità di promuovere azioni legali in merito. “Non possiamo accettare – prosegue Remaschi – che i tagli ai fondi per la pubblica istruzione siano fatti ricadere su studenti e famiglie; ancora più grave è che si vadano a perpetrare vere e proprie discriminazioni nei confronti delle fasce più deboli della popolazione scolastica”. Le pesanti difficoltà evidenziate dalle istituzioni scolastiche e dalle conferenze per l’istruzione territoriali in queste settimane, sono state recentemente oggetto di un approfondito dibattito dell’ultima seduta del Consiglio regionale, che ha approvato una mozione con la quale si impegna la giunta ed in particolare l’assessore Targetti ad adoperarsi per una rapida verifica dell’effettivo numero massimo di alunni presenti per classe ed a vigilare in merito all’accertamento di eventuali omissioni specialmente in situazioni nelle quali si registra la presenza di alunni diversamente abili. “La Regione Toscana – conclude Remaschi – ha fatto e continua a fare della scuola pubblica una sua bandiera e quindi oggi deve guidare un’azione congiunta a fianco degli enti locali e delle istituzioni scolastiche per garantire a studenti e genitori il mantenimento di standards adeguati di insegnamento ed offerta didattica”.