Finanziaria 2015, 1 milione di euro a Enoteca italiana, Pugnalini e Spinelli (Pd): “Dalla Regione impegno concreto per la nostra eccellenza”


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spinelli-pugnalini“La Regione si mette al fianco dell’Enoteca italiana con un contributo di un milione di euro”.  E’ quanto prevede un emendamento della Finanziaria regionale, approvato oggi in Commissione affari istituzionali, e firmato, tra gli altri, dai consiglieri regionali Pd, Rosanna Pugnalini, presidente della Commissione sviluppo economico, e Marco Spinelli. L’approvazione definitiva del provvedimento è prevista nel corso della seduta consiliare della prossima settimana, dedicata alla Finanziaria regionale 2015.

 

“Quello che è stato approvato oggi dalla commissione è un impegno importantissimo rivolto a una realtà che consideriamo irrinunciabile per il tessuto economico, storico e culturale dei territori senesi, della Toscana e del Paese – dichiarano Pugnalini e Spinelli – L’Enoteca italiana attraversa, purtroppo, una situazione difficilissima sia dal punto di vista economico che finanziario. La Regione davanti a tutto questo non è immobile. E infatti all’interno della Finanziaria regionale 2015 abbiamo previsto lo stanziamento di un milione di euro, condizionato alla stipula di un accordo che preveda il concorso finanziario degli altri soci fondatori, e a una positiva valutazione di un piano di rientro. Con questo provvedimento abbiamo dato una risposta concreta, un segnale forte di vicinanza e di sostegno affinché non sia disperso un patrimonio, un know how di eccellenza, nella promozione e diffusione dei vini di denominazione di origine e di pregio, e dell’attività vitivinicola senese e non solo. E’ innegabile che negli anni recenti ci siano stati degli errori di gestione, ma non possiamo perdere questa realtà né possiamo accettare che a pagare siano i lavoratori dell’ente. Se sarà messo in piedi un efficiente piano di rilancio, è fuori discussione che l’Ente autonomo Mostra Mercato nazionale, oltre che un presidio storico e culturale per Siena, possa ancora rappresentare un’occasione di sviluppo economico e occupazionale. Al quale nessuno di noi intende rinunciare”.

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