“Apprezzo l’impegno della giunta regionale che in questi anni ha lavorato per mettere a segno un piano di superamento dell’Ospedale Psichiatrico di Montelupo Fiorentino, entro i termini previsti. Apprezzo anche la precisione con la quale questa mattina l’assessore Marroni ha risposto all’interrogazione in materia di cui sono stato primo firmatario. Ma è con amarezza che mi trovo a ribadire che quanto fatto finora non basta. Non lo dico tanto per dire: questa mia forte preoccupazione è confermata dall’imminente data di scadenza, ovvero il 31 di marzo, la quale determina per legge la chiusura di tali strutture a livello nazionale. Concretamente, i problemi sono due: le altre Regioni non sono pronte a recepire gli internati che spetterebbero loro per motivi di residenza e, allo stesso tempo, anche noi, a quanto pare, non siamo ancora in grado di dislocare i detenuti in strutture apposite nei vari territori. Mi duole dirlo, ma per questa situazione si sommano due disinteressi: il primo verso i detenuti in generale, il secondo, verso i malati psichici. Un po’ come se si fosse di fronte alla quintessenza della noncuranza. Infine, nonostante io non sarò più consigliere regionale, mi preme lanciare una proposta: dato che con il granduca Leopoldo siamo stati primi nel mondo ad abolire la pena di morte, perché non organizziamo la seduta solenne della prossima Festa della Toscana all’interno di un penitenziario, magari proprio nell’auditorium di Sollicciano dove il 31 gennaio ha cantato Jovanotti? Sarebbe un modo per tornare a vedere e respirare la sofferenza di chi è costretto a vivere recluso e in condizioni agghiaccianti”.
E’ quanto dichiara Enzo Brogi consigliere regionale Pd e primo firmatario dell’interrogazione “In merito alla chiusura dell’Ospedale psichiatrico di Montelupo Fiorentino”, alla quale questa mattina ha risposto l’assessore alla Salute, Luigi Marroni.