Una Toscana più vicina e più coesa. È l’intento della legge “Valorizzazione della Toscana diffusa” con la quale la Regione punta a dare in modo organico priorità e indicazioni per interventi che diano pari opportunità a quanti vivano in territori lontani dai centri urbani e dai loro servizi.
Circa 200 i comuni coinvolti.
La proposta di legge avanzata dal Presidente Eugenio Giani che è stata approvata dall’Aula del Consiglio regionale dopo che il testo era stato arricchito nell’iter in Commissione grazie agli emendamenti presentati dal Partito Democratico. Grazie al Pd, ad esempio, la platea dei comuni beneficiari di questa legge è stata allargata anche ai comuni parzialmente montani.
“Toscana diffusa – si legge all’articolo 1 della legge – è l’insieme dei territori caratterizzati da minima densità abitativa, maggiore difficoltà di collegamento alle più evidenti conurbazioni urbane comunque di grande rilievo storico, culturale, paesistico, ambientale”; questi luoghi rappresentano l’identità e il cuore della Toscana con potenzialità di sviluppo inespresse, e per questo dobbiamo favorirlo con la rimozione degli squilibri tra i territori regionali. Rappresentano 172 comuni sui 273 che ci sono in Toscana, e noi vogliamo valorizzarli per dare pari opportunità e servizi a tutti i toscani.
La Regione lo farà in vario modo con i fondi europei e nazionali per la coesione e lo sviluppo economico e territoriale.
Sanità. Potenziamento e diversificazione dell’attività socio-assistenziale con lo sviluppo di strutture di prossimità e delle Centrali operative territoriali (COT); l’attivazione di punti unici di accesso alla rete sociale e sociosanitaria e l’organizzazione di servizi di pronto intervento sociale. Forte impegno per reclutamento personale sanitario dei piccoli ospedali o l’insediamento medici di base. Per gli ospedali minori concorsi specifici per assumere medici con durata permanenza minima garantita, tramite incentivi economici.
Supporto logistico per svolgimento servizi socio sanitari. Per favorire servizio di Medici di base aiuto nell’individuazione di spazi adatti a essere utilizzati come ambulatori per medici di famiglia e supporto anche nella ricerca per la casa in queste zone.
Favorire la cessione o la vendita di immobili dismessi da privati per destinarli a interventi di rigenerazione urbana e valorizzazione socio-economica, anche attraverso forme di collaborazione pubblico-privato
Con la legge introduciamo delle riserve di risorse dedicate a queste aree e punteggi premiali nelle graduatorie dei bandi, oppure priorità nelle procedure valutative nella presentazione di progetti provenienti da questi comuni.
Tra le modalità di intervento c’è il supporto agli enti locali per lo sviluppo di progetti specifici per l’insediamento di attività produttive o opere pubbliche, anche tramite consulenze del personale.
“Patti per la Toscana diffusa”. Si disciplinano con questi strumenti negoziali ad adesione volontaria, stipulati tra la Giunta regionale e gli enti locali singoli o associati, gli interventi considerati come prioritari e strategici per tali territori. regionale agli enti coinvolti.
Ascolto dei territori per l’individuazione dei fattori e delle specifiche variabili socio-culturali, economico-territoriali e tecnologico-infrastrutturali che possano attivare dinamiche territoriali positive e favorire lo sviluppo locale.
Attivazione e implementazione dalla rete dei Centri di facilitazione digitale come punti di dialogo con il territorio e di comunicazione e informazione alla cittadinanza. La piena parità di accesso alle informazioni e alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per la riduzione del divario digitale anche territoriale, si concretizza mediante la diffusione capillare di centri di alfabetizzazione e facilitazione digitale e di sportelli di assistenza ai consumatori.
Connettività. Al fine di avere la maggiore connettività possibile la Regione potrà favorire la realizzazione di infrastrutture di proprietà pubblica da mettere a disposizione degli operatori di telefonia mobile nelle aree a fallimento di mercato.
Con una azione sinergica tra Regione e enti locali si sosterrà il trasporto pubblico locale su gomma o su ferro; sulla mobilità nelle zone a domanda debole si specifica il riferimento al sostegno del trasporto a chiamata e il trasporto scolastico “a porte aperte”, cioè l’integrazione con quello scolastico.
Riconoscimento ai comuni che abbiano una fonte idrica che insiste sul proprio territorio sottoposto quindi a vincoli per la salvaguardia delle risorse naturali, prevedendo degli appositi indennizzi per il mancato o limitato utilizzo del territorio
Al fine di contrastare il declino demografico dei comuni totalmente montani toscani con popolazione fino a diecimila abitanti, la Regione adotta misure di incentivazione finanziaria anche nella forma di contribuzione all’acquisto di immobili ad uso abitativo.
Promozione del turismo sostenibile in particolar modo quello legato ai flussi turistici generati dai tracciati legati ai Cammini. Si riconosce valorizza il ruolo strategico delle imprese operanti nei settori del turismo, del commercio e dei servizi nei territori periferici e svantaggiati della Toscana diffusa.
Tra gli ambiti di intervento per il sostegno della regione viene introdotto uno specifico riferimento alle stazioni sciistiche per il loro miglioramento e qualificazione come aree vocate allo sport e al turismo
Incentivi economici e valorizzazione del commercio di vicinato anche tramite i Centri commerciali naturali. Possibilità di riduzione delle aliquote dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP)
Agricoltori custodi. Viene valorizzata e riconosciuta la figura dell’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio. Realizzazione di programmi e iniziative, anche in coordinamento con le associazioni di categoria e gli enti del terzo settore, finalizzate a far conoscere i valori e le esternalità positive dell’agricoltura sostenibile.
Lo sport riconosciuto come veicolo di valori educativi e sociali, di integrazione e socializzazione. A tal fine la legge statuisce le forme di valorizzazione e incentivo a soggetti, eventi, luoghi e finalità che promuovono la pratica sportiva, anche in chiave di superamento delle diseguaglianze e diversità che lo sport può svolgere. Così che anche nei piccoli centri si possano finanziare o migliorare impianti sportivi.
L’Agenzia regionale Toscana per l’impiego (ARTI) contribuisce allo sviluppo dei territori marginali e periferici mediante l’apertura di sportelli territoriali in collaborazione con gli enti locali nelle zone dove è difficoltoso raggiungere i centri per l’impiego; la formazione di personale qualificato, incaricato di seguire tutti i comuni rientranti nelle aree interne per il sostegno alle strategie territoriali al fine di svolgere attività finalizzate a contribuire alla promozione dello sviluppo economico e sociale a livello locale per il superamento delle perifericità.
La Regione favorisce lo sviluppo e la vivibilità del territorio rurale dei territori della Toscana diffusa sostenendo progetti economici territoriali tramite strumenti già in essere anche tramite l’erogazione di indennità compensative in aree montane, in aree soggette a vincoli naturali e in altre aree a vincolo diverso e con la promozione e semplificazione dell’insediamento giovani agricoltori.
Promozione di azioni per il recupero e messa a valore, anche sociale, di terreni e di immobili, in particolare quelli appartenenti al patrimonio storico, paesaggistico e culturale a rischio o che risultano abbandonati di proprietà pubblica e privata, da un lato attraverso l’implementazione della banca della terra, dall’altro mediante accordi con le società e gli enti titolari per incentivare la realizzazione di centri polifunzionali di pubblica utilità.
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