A Palazzo Bastogi, a Firenze, è in corso l’evento conclusivo degli Stati Generali della Cultura, promossi dalla V Commissione, dal Consiglio e dalla Giunta regionale, avviati nel luglio 2022. Un percorso partecipativo articolato che ha coinvolto centinaia di professionisti del settore, 24 audizioni in Commissione Cultura, 8 convegni pubblici, 7 proposte di legge di settore, un disegno di legge al Parlamento, nuovi bandi per l’editoria e progetti diffusi di promozione della lettura in tutti i territori
“Con la conclusione degli Stati Generali si chiude un percorso corale e coraggioso, nato tre anni fa dal confronto diretto con tutti i comparti che animano l’infrastruttura culturale toscana: lavoratrici e lavoratori, sindacati, imprese culturali, enti locali, istituzioni e associazioni. Un processo partecipativo che ha prodotto risultati concreti: 24 audizioni in commissione cultura e 8 convegni, la stesura di risoluzioni, 6 proposte di legge di settore e una legge presentata in Parlamento per la promozione della lettura nelle scuole. Con il Treno dei Lettori oltre mille persone hanno raggiunto il Salone del Libro, mentre nuovi bandi hanno sostenuto il lavoro dei piccoli e medi editori toscani. Ora, con la risoluzione approvata in Consiglio regionale, consegniamo alla nuova legislatura una proposta di aggiornamento della legge 21/2010 – il Testo Unico della Cultura – più vicina alla realtà del settore e più efficace nel rispondere ai bisogni emersi”. È quanto dichiara Cristina Giachi, consigliera regionale Pd e presidente della commissione cultura aprendo l’evento conclusivo degli Stati Generali della Cultura a cui hanno preso parte Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana; Antonio Mazzeo, Presidente del Consiglio regionale; le consigliere e i consiglieri della Quinta Commissione, gli operatori culturali dei diversi settori e territori.
La risoluzione approvata raccoglie le istanze emerse durante il percorso e delinea gli assi principali della riforma: la stabilizzazione delle risorse per i bandi culturali, l’introduzione della triennalità nei finanziamenti, l’aggiornamento delle figure professionali, la promozione di percorsi formativi strategici. Tra gli obiettivi, la valorizzazione del welfare culturale e dello spettacolo dal vivo, l’istituzione di una Music Commission regionale per il sostegno alla filiera musicale, il riconoscimento dei live club come presìdi culturali, e l’ingresso stabile della cultura contemporanea – fotografia, linguaggi digitali, architettura del Novecento, archivi d’artista – nelle politiche culturali regionali.
Oltre al lavoro sulla riforma del Testo Unico, il percorso degli Stati Generali ha già prodotto risultati legislativi importanti: la revisione della legge sull’Art Bonus, l’iniziativa “Leggere Liberi” per la lettura libera a scuola, e la proposta di legge per riconoscere come essenziale la presenza di percorsi strutturati di attività teatrali nelle scuole primarie e secondarie.
“La riforma del Testo Unico – conclude Giachi – rappresenta il punto di arrivo di un grande lavoro collettivo, ma anche l’inizio di una nuova fase. La Toscana conferma la sua visione: una cultura al centro delle politiche pubbliche, come leva di benessere, sviluppo e coesione sociale”.