Una fiscalità di vantaggio per le Aree interne


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Il presidente della Commissione Aree interne Marco Niccolai (Pd): «La misura più incisiva per rilanciare questi territori»

Una fiscalità di vantaggio per le Aree interne, insulari e i Comuni di montagna per contrastare lo spopolamento, favorire l’insediamento di imprese e dare nuove opportunità di lavoro soprattutto per i giovani. Lo chiede la risoluzione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale della Toscana.

Il Presidente della Commissione aree interne del Consiglio regionale, Marco Niccolai (Pd) spiega: «La risoluzione approvata dal Consiglio è nata dai lavori della Commissione e dalla consapevolezza, nata dal confronto con i territori, che tra le questioni inerenti alle aree interne quella sulla fiscalità è sicuramente la priorità. Il modo migliore per contrastare lo spopolamento è creare lavoro, la fiscalità di vantaggio può essere un volano utile per raggiunger questo obiettivo. Un’attività economica e produttiva situata in un paese di montagna paga le stesse imposte di una che si trova nel centro città ma con uno svantaggio competitivo assai più rilevante per molte ragioni. La fiscalità di vantaggio è un modo concreto per colmare almeno in parte questo deficit anche perché un’attività commerciale, industriale, una start up, operativa in questi territori ha un valore sociale e di presidio non sostituibile. Lo strumento della riduzione IRAP già previsto in Toscana non è sufficiente, serve una misura nazionale e strutturale. Abbiamo un’occasione propizia perché il Parlamento ha avviato la discussione sulla riforma fiscale, chiediamo che in quella sede venga inserita una misura specifica che preveda una fiscalità di vantaggio per le Aree interne e periferiche con l’obiettivo di stimolare la crescita economica di queste zone e ridurre le diseguaglianze territoriali. Come Presidente della Commissione sto lavorando anche ad una proposta ancora più specifica, perché il tema è centrale e ci auguriamo che anche altre Regioni a statuto ordinario siano al nostro fianco».

Le cosiddette Aree interne, ovvero quei territori fragili, distanti dai centri principali di offerta dei servizi essenziali, coprono complessivamente il 60% dell’intera superficie del territorio nazionale, il 52% dei Comuni ed il 22% della popolazione. In Toscana rappresentano circa un terzo del territorio.

«I territori delle Aree interne soffrono da molti anni un fenomeno di spopolamento che deriva anche dalla carenza di opportunità lavorative, soprattutto per le giovani generazioni, e la pandemia ha aggravato queste difficoltà – aggiunge il Capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli – La misura più incisiva per contrastare lo spopolamento e rilanciare queste aree è quella di prevedere specifiche delle agevolazioni fiscali che favoriscano il mantenimento e la crescita delle attività produttive locali e quindi di occasioni di lavoro. Il lavoro è un elemento essenziale affinchè le persone, possano scegliere di rimanere, o andare, a vivere in queste aree che hanno una straordinaria bellezza ma debbono anche poter offrire delle opportunità economiche. In Consiglio regionale abbiamo già presentato un disegno di legge sperimentale sui “Custodi della montagna” che prevede la possibilità di concedere agevolazioni e contributi da parte della Regione per le attività economiche attive nei contesti montani. Ma non può essere la Regione ad affrontare da sola questa problematica, serve una risposta nazionale».

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