Pene alternative al carcere. Scaramelli (Pd): “Da lavori di pubblica utilità vantaggi per tutti. Opportunità per i Comuni”


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detenzIl Consiglio regionale toscana ha approvato a maggioranza una risoluzione della commissione Sanità e politiche sociali.

“La Toscana renderà più forte e articolata la possibilità di scontare le condanne tramite lavori di pubblica utilità da prestare a favore della comunità, da attuarsi in associazioni di volontariato o negli enti locali. Una possibilità che rappresenta un’opportunità per tutti, in primo luogo per i detenuti, ma anche per il territorio e gli enti locali, così come per limitare il sovraffollamento carcerario e una maggiore sicurezza della collettività. Tutti i dati riguardo alla recidiva, infatti, dimostrano che le pene alternative sono più efficaci della sola pena detentiva, dato che tra i detenuti che ne hanno usufruito risulta molto più basso il numero di quelli che tornano in carcere per nuove condanne” – dichiara il presidente della commissione Sanità e politiche sociali Stefano Scaramelli (Pd).

“In Toscana sono già 3487 su 6014 i detenuti che stanno eseguendo sanzioni sul territorio, e la risoluzione arriva anche a seguito delle istanze presentante alla Commissione dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Abbiamo ritenuto necessario incrementare la partecipazione di tutti gli attori presenti sul territorio per l’individuazione dei percorsi di pena alternativa al carcere”.

La risoluzione, infatti, invita la Giunta regionale a coinvolgere maggiormente le istituzioni locali, in primo luogo i Comuni, nella definizione congiunta dei progetti e nell’individuazione di nuove figure professionali specifiche. La Regione Toscana, inoltre, coordinerà l’azione degli Enti locali nello sviluppo e nell’attuazione dei lavori di pubblica utilità, nel finanziamento dei percorsi di mediazione e nella co-progettazione nell’ambito dei fondi europei per il sociale. Un passo avanti in una battaglia di civiltà, dunque, quella di una pena che mira realmente alla rieducazione e al reinserimento sociale del condannato, dalla quale potranno arrivare opportunità per i nostri Comuni e benefici al nostro tessuto sociale” – ha concluso il consigliere Pd Stefano Scaramelli.

 

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