Pisa, Caso Buscemi, Alessandra Nardini: “Il Sindaco faccia retromarcia, scelta indigesta ed offensiva”


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«Buscemi non può fare l’Assessore alla Cultura, il Sindaco di Pisa faccia retromarcia sulla sua nomina. Com’è noto la Corte d’Appello ha riconosciuto la condotta persecutoria di Buscemi nei confronti di una donna e pur non potendo emettere una sentenza di condanna perché il reato non era previsto dalla legge prima del 2009 ed era comunque prescritto per i fatti successivi, lo ha condannato a risarcire i danni morali alla donna che, per la Procura di Pisa, fu il bersaglio di quello che avrebbe potuto essere l’autore di un manuale dello stalking, come riportarono le cronache a suo tempo. Un personaggio del genere sarebbe impresentabile come candidato a qualsiasi carica elettiva, figuriamoci come assessore comunale. Una cosa davvero indigesta ed offensiva per una città dalle tradizioni democratiche e da sempre dalla parte dei diritti e del rispetto per le donne, come Pisa. Per queste ragioni ho firmato la petizione promossa da Elisabetta Vanni su change.org. Non assumo questa posizione perché oggi a Pisa si è insediata una maggioranza di centrodestra: chi mi conosce sa bene che l’avrei fatto nei confronti di qualsiasi amministrazione, di ogni segno politico, che avesse assunto decisioni simili. Michele Conti dimostri di essere il sindaco di tutta la città e raccolga la richiesta degli oltre 5mila cittadine e cittadini che hanno già firmato la petizione per richiedere la sostituzione in giunta di Buscemi. Questo, costituisce il peggiore inizio che potevamo immaginare della nuova guida dell’amministrazione comunale pisana».

Così Alessandra Nardini, consigliera regionale del Pd, sulla petizione che chiede al sindaco di Pisa di rimuovere Andrea Buscemi da assessore alla Cultura.

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