Sanità, Bugliani (Pd): “Attivare un servizio organico di telemedicina, a partire dall’esperienza messa in campo dalla Fondazione Monasterio”


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giacomo_buglianiÈ l’obiettivo di una mozione presentata dal consigliere regionale e sottoscritta dai colleghi Pd Marras, Scaramelli, Capirossi e Giovannetti

 

“La  Toscana si è dimostrata da sempre virtuosa e all’avanguardia nella tutela della salute; l’avvio di un progetto regionale di telemedicina per il consulto nella diagnosi e nel trattamento di diverse patologie consentirebbe di rispondere in modo efficace alla necessità di distribuire le competenze professionali su tutto il territorio e di assicurare al meglio la continuità dell’assistenza sanitaria”. Lo sostiene Giacomo Bugliani, che ha presentato la mozione “In merito alla promozione di una rete regionale di telemedicina”, firmata anche dal capogruppo Pd Leonardo Marras, dal presidente della commissione Sanità Stefano Scaramelli, dalle consigliere Fiammetta Capirossi e Ilaria Giovannetti. L’atto parte dell’esperienza già messa in atto dalla Fondazione Toscana Gabriele Monasterio, ente di riferimento regionale per le attività di cardiochiurgia pediatrica, che da tempo ha sperimentato l’utilizzo di tecniche di teleconsulto finalizzate alla diagnosi di patologie cardiache nei bambini e ha avviato inoltre una collaborazione con il distretto dei Lions 108La Toscana e la Regione Toscana per sviluppare il progetto “Arriviamo al cuore di tutti” volto proprio a creare una rete di telemedicina per la diagnosi delle patologie in età neonatale e pediatrica. “Il progetto si propone di sviluppare un servizio di teleconsulto specialistico grazie al quale il medico che effettua un esame ecocardiografico a un paziente, possa richiedere una consulenza al cardiologo pediatrico dell’Opa di Massa, per eseguire in collaborazione la valutazione diagnostica, ottenendo così un collegamento sicuro, protetto e in tempo reale tra diversi presidi: l’obiettivo è realizzare una rete regionale di telemedicina per il teleconsulto nelle malformazioni cardiache congenite, in collegamento con l’Opa, contemplando la presenza di almeno una postazione per provincia, con priorità per le aree disagiate. – spiega Bugliani – Allo stato attuale sono già operative postazioni di teleconsulto in molte strutture, altre saranno installate a breve; ritengo necessario però implementare il servizio, perché copra tutto il territorio regionale e perché possa essere utilizzato anche per altre patologie, non solo cardiovascolari. Equità di accesso, assistenza qualificata e continuità delle cure: sono obiettivi che da sempre la sanità toscana cerca di perseguire al meglio e che in questo modo sarebbero sicuramente raggiunti, con una modalità innovativa”.

 

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