Ungulati, Niccolai (Pd): “Legge punto di equilibrio, avevamo dovere di dare risposte ai cittadini”


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Niccolai al gruppoIl consigliere regionale Pd componente della II commissione a Palazzo Panciatichi commenta l’approvazione della legge obiettivo per la gestione degli ungulati in Toscana.

“Un tema di fronte al quale la politica non poteva girarsi dall’altra parte ma su cui aveva il dovere di dare delle risposte: è quello che abbiamo provato a fare con questa legge, in modo equilibrato e senza derubricare la questione a mera propaganda. Un provvedimento atteso anche dal territorio pistoiese, dove la problematica si presenta al pari di altre zone della Regione”. Così Marco Niccolai, consigliere regionale Pd e componente II commissione, in merito alla legge obiettivo per la gestione degli ungulati in Toscana, approvata oggi dall’assemblea toscana.

“Parliamo di una problematica ormai sotto gli occhi di tutti, non solo di cacciatori o di agricoltori, in primis coinvolti, ma anche dei cittadini tutti, si veda la questione degli incidenti stradali.  – prosegue Niccolai – Se infatti prima le difficoltà riguardavano prevalentemente aree rurali ora la presenza di ungulati è anche in aree periurbane, desta quindi preoccupazione a tutti, in una regione come la nostra che, abbiamo più volte ricordato, detiene il record nazionale su questo. Questo provvedimento è il risultato di un lavoro accurato che tiene di conto di ogni istanza, grazie alla sensibilità mostrata dalla Commissione a ascoltare tutti, senza cadere nel derby dei populismi, in cui purtroppo ho visto sfidarsi buona parte dell’opposizione a Palazzo Panciatichi”.

“I risultati di questo lavoro si vedono: in commissione abbiamo voluto che il tema della prevenzione dei danni all’agricoltura fosse ancora più centrale nella predisposizione dei piani di intervento, nella definizione del calendario venatorio e del monitoraggio sugli effetti della legge. Sono state inserite anche le aree potenzialmente danneggiabili e quelle potenzialmente coltivabili da rimettere a coltura come aree non vocate alla presenza di ungulati. Chi parla di ‘deregulation’ basta che si legga il testo della legge: ISPRA è citata ben 8 volte, non come appunto da mettere al bavero dalla giacca ma a testimoniare la partecipazione concreta e ben attestata di un ente che svolge ruolo di garanzia rispetto alla biodiversità, chiamato ad esprimere pareri essenziali rispetto agli atti previsti dalla normativa. Ogni anno verificheremo questa legge, faremo il ‘tagliando’ per capire se abbiamo raggiunto gli obiettivi preposti. L’attenzione a ciò che sta a cuore dei cittadini è una priorità della politica, questa legge ne è la dimostrazione”.

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