Vitalizi, divieto di cumulo. Approvata in Commissione legge Pd


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gruppopd aulaSiamo a un passo dal via libera definitivo a una legge che inciderà nettamente sul contenimento dei costi della politica, unica a livello nazionale, un tassello decisivo per completare definitivamente la riforma del sistema dei vitalizi”.

Così Giacomo Bugliani, consigliere regionale Pd e presidente I commissione, Leonardo Marras, capogruppo Pd e componente I commissione e Massimo Baldi, Fiammetta Capirossi, Andrea Pieroni e Valentina Vadi, componenti Pd I commissione, commentano il voto positivo avvenuto oggi in sede di commissione alla proposta di legge  “Norme in materia di erogazione degli assegni vitalizi”, che prevede il divieto di cumulo dei vitalizi, primi firmatari il governatore Enrico Rossi, Leonardo Marras, e Antonio Mazzeo.

“La Toscana si è già distinta per aver abolito il diritto al vitalizio dalla legislatura in corso, tanto che non spetterà a nessuno di noi eletti in questo mandato, nonché per aver adottato una disciplina restrittiva rispetto all’età
minima necessaria ai fini del conseguimento dello stesso; con la normativa approvata oggi in commissione, introduciamo per primi a livello nazionale il divieto di cumulo tra l’assegno vitalizio regionale e quello derivante da altre cariche elettive, come il mandato da parlamentare o europarlamentare. – illustra Giacomo Bugliani – Non solo, quella votata oggi è una proposta di legge completa e ben articolata, prevede infatti il divieto di cumulo tra vitalizi di varia natura ma anche tra vitalizi e altre eventuali indennità di carica, derivanti da elezioni o nomine”.

“Con questo atto completiamo la riforma dei vitalizi già avviata dalla scorsa legislatura e facciamo partire dalla Toscana un’opera di equità. – fanno presente Leonardo Marras e Antonio Mazzeo –È un’operazione non di populismo, ma di buon senso che abbiamo fortemente voluto come Partito Democratico per dare una risposta concreta su un tema come quello dei costi della politica che i cittadini sentono molto e su cui ci chiedono, giustamente, di intervenire. Un atto di forte significato politico, di cui il primo firmatario è il presidente Rossi, con il quale la Toscana ribadisce la propria posizione virtuosa: in un momento come questo il mantenimento di tali privilegi è inammissibile ”.

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