Nota di attuazione della giunta regionale dopo la mozione del presidente commissione Infrastrutture; lettera di Rossi al Ministro dello scorso ottobre
“La Regione Toscana è in campo per mantenere e consolidare il ruolo dell’Agenzia nazionale sicurezza ferroviaria”. A dirlo è Stefano Baccelli, consigliere regionale Pd e presidente Trasporti e infrastrutture, promotore della mozione “In merito alla chiusura dell’Agenzia nazionale ferroviaria per la Sicurezza, con sede a Firenze”, a cui è seguita la nota di attuazione della Giunta che ha ribadito l’impegno sulla questione segnalando la lettera del presidente Rossi al ministro Toninelli del 18 ottobre scorso. Nella lettera il governatore ha espresso, tra le altre cose, “la forte preoccupazione della Regione Toscana per la soppressione di un ente che, dopo un lavoro di strutturazione durato anni, svolge oggi pienamente le sue funzioni e si è dimostrato fondamentale per il corretto funzionamento del sistema ferroviario italiano”, “la necessità di continuare a garantire la terzietà e l’indipendenza dell’Agenzia”.
“Il futuro dell’ente è ancora poco chiaro e resta invece fondamentale salvaguardare un importante presidio dedicato alla sicurezza ferroviaria nazionale presente in Toscana, una struttura contraddistinta da un riconosciuto livello di efficacia e di indipendenza, condizioni che il passaggio sotto al MIT rischierebbero di non produrre. – spiega Baccelli – La lettera del governatore al ministro mette nero su bianco i problemi che si andrebbero a generare. Non posso che apprezzare il fatto che il presidente Rossi abbia sottolineato il legame dell’attuale sede di Firenze all’incidente ferroviario di Viareggio. Non è un caso che questa struttura sia ubicata proprio in Toscana, sede appunto di uno dei più gravi e drammatici disastri avvenuti in ambito ferroviario e non va dimenticato che questo ente ha svolto un ruolo importante in questo frangente, creando un’apposta task force con scopi di indagine. È per questo che dobbiamo continuare a difenderlo e a preservarlo. La Regione c’è”.