Arpat, Approvata la riforma Stefano Baccelli: “Raggiunto punto di equilibrio che consente di chiarire natura giuridica e salvaguardare lavoro”


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La nuova Arpat avrà più autonomia organizzativa e gestionale e potrà contare anche su un rafforzamento della pianta organica nel triennio 2019-2021. La riforma dell’Agenzia toscana per la protezione ambientale è legge, grazie al voto espresso oggi dal Consiglio regionale (19 favorevoli, 11 astenuti, nessun voto contrario).

Il provvedimento è stato illustrato da Stefano Baccelli (Pd), presidente della commissione Ambiente e Territorio, ed è approdato in Aula con un testo rivisitato soprattutto sotto il profilo delle funzioni, delle finalità e della natura. La proposta inizialmente formulata dalla giunta regionale è stata infatti modificata con emendamenti presentati in commissione dallo stesso presidente Baccelli.

«Dopo un lungo lavoro in commissione – ha detto Baccelli – che ha raccolto il contributo dei sindacati, del personale dell’agenzia e delle associazioni ambientaliste, possiamo affermare di aver raggiunto un giusto punto di equilibrio. Il combinato disposto tra questa nuova legge e le innovazioni normative di livello nazionale, in particolare per quanto riguarda i livelli essenziali delle prestazioni tecniche ambientali (Lepta), permetterà lo sblocco del turnover e quindi l’assunzione di circa 65 persone a tempo indeterminato nel prossimo triennio. La nuova Arpat non sarà, come previsto nell’originaria proposta dalla giunta, un ente “meramente strumentale della Regione” – ma avrà personalità giuridica di diritto pubblico, avrà autonomia tecnico-scientifica, organizzativa, amministrativa e sarà comunque funzionale e di supporto strategico alle molteplici attività in tema ambientale della Regione. Sono soddisfatto – ha concluso il presidente della commissione – perché abbiamo ben chiarito gli ambiti di autonomia dell’agenzia e, allo stesso tempo, salvaguardato le risorse lavorative».

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