Asse di penetrazione al porto di Livorno della FI.PI.LI, Gazzetti (Pd) interroga la Giunta sulla situazione attuale ed i tempi del ripristino


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Il consigliere: “Dotazioni infrastrutturali indispensabili per la viabilità e l’economia” 

 Lo stato dell’arte e i tempi relativi al ripristino dell’asse di penetrazione della Fi-PI-Li con il porto di Livorno, in corrispondenza dello svincolo di via Quaglierini. E’ quanto chiede alla Giunta il consigliere regionale Francesco Gazzetti (Pd) che su questo tema ha appena presentato un’interrogazione  a risposta scritta. “Le dotazioni infrastrutturali sono fondamentali per l’efficienza della viabilità, lo scorrimento del traffico, la sicurezza così come per l’economia – spiega il consigliere Gazzetti – questo vale ancor di più per un porto come quello di Livorno che deve fare i conti con un intervento da completare assolutamente. Mi auguro quindi che al più presto si arrivi alla soluzione di questa situazione che si protrae ormai da troppo tempo. Il ripristino dell’asse diretto di penetrazione nel porto di Livorno, così come concepito al momento della realizzazione dell’ultimo tratto della Fi-PI-Li , prima dunque del cedimento del tratto dell’opera di intubamento dell’antifosso che serve lo Scolmatore, è ormai imprescindibile.” Gazzetti nell’interrogazione ripercorre la vicenda che parte dal marzo del 2008, quando il cedimento provocò una voragine nella rampa di accesso all’asse di penetrazione proprio in corrispondenza dello svincolo su via Quaglierini che fu immediatamente chiusa. Nel 2013 la Provincia di Livorno, su mandato della Provincia di Firenze ha elaborato la progettazione definitiva ed esecutiva per il ripristino completo: alla Regione, secondo il quadro economico di massima (l’importo complessivo per i lavori è circa 3milioni 300mila euro) toccherebbero oltre 2milioni. “E’ chiara – conclude Gazzetti – l’importanza strategica, anche in termini commerciali, che riveste questo accesso diretto al porto di Livorno; un accesso importantissimo anche per le attività economiche e produttive del resto della Regione. Ed è per questo che è fondamentale avere risposte certe e concrete sui tempi di ripristino“.

 

 

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