Audizione Marroni e Allocca in Commissione Sanità, De Robertis e Matergi: “Confronto positivo, lavoriamo per risposte innovative a nuovi bisogni”


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«Una positiva ripresa del lavoro sul piano sanitario e sociale integrato, con alcune rassicurazioni e propositi che ci fanno ben sperare per il futuro del sistema delle politiche della salute nella nostra regione. Una buona notizia tra tutte, molto attesa anche nella provincia di Grosseto: gli ospedali, compresi quelli di piccole dimensioni, sono 41 e tali rimarranno. Avranno d’ora in poi una maggiore connessione tra di loro, integreranno la loro azione, garantendo pienamente la tutela dell’utenza sui territori».
Lo dicono Lucia De Robertis e Lucia Matergi, consigliere regionali del Pd, che stamani hanno partecipato alla riunione della commissione sanità a Firenze che vedeva all’ordine del giorno l’audizione degli assessori Luigi Marroni (salute) e Salvatore Allocca (sociale) sul Piano socio-sanitario integrato.
«Vogliamo esprimere soddisfazione – aggiungono Matergi e De Robertis –  per questa iniziativa del presidente della commissione Marco Remaschi: è davvero importante tornare a confrontarsi sul nuovo piano ed in particolare sull’integrazione tra gli ambiti sanitari e sociali, cosa che oggi è nei fatti una scelta obbligata, la sola che permetta di continuare a dare risposte ai bisogni delle persone che sono sempre nuovi e crescenti, a fronte di una progressiva riduzione delle risorse. Il futuro sociosanitario della Toscana – ricordano le consigliere – si compone di tre reti: la sociale “pura”, l’assistenziale di territorio, l’assistenziale territoriale, totalmente integrate tra di loro e organizzate per processi fluidi, incentivando le tecnologie di avanguardia e il coinvolgimento di operatori e fruitori. Il tutto con l’impegno a superare l’aziendalizzazione come unico parametro della forza del sistema. La conferma sugli ospedali di piccole dimensioni, ci sembra fondamentale per la tenuta complessiva. L’importante è superare le “classificazioni”, quelle che gerarchizzano i cittadini, ma anche andare oltre l’idea dei posti letto come cartina di tornasole della tenuta territoriale. La società toscana – concludono De Robertis e Matergi – sta cambiando rapidamente e altrettanto rapide ed efficaci devono essere le nuove risposte».

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