Autocostruzione, Meucci (Pd): “Attuare bando e incentivare ulteriormente le esperienze di autocostruzione e di autorecupero ”


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Presentata da Titta Meucci, consigliere regionale Pd, insieme ai colleghi Gazzetti e De Robertis, l’interrogazione “In merito alla promozione di politiche inerenti l’autocostruzione e l’autorecupero”

Qual è lo stato attuale dell’erogazione dei finanziamenti dei 9 progetti di autocostruzione e autorecupero, di cui 5 a Firenze e poi a Collesalvetti (Li), Chiusi della Verna (Ar), Arezzo, e Terranuova Bracciolini (Ar). È quanto chiedono al Presidente Rossi Titta Meucci, Francesco Gazzetti e Lucia De Robertis, consiglieri regionali Pd, con un’interrogazione titolata appunto “In merito alla promozione di politiche inerenti l’autocostruzione e l’autorecupero.”

“Quello dei nove progetti è stato un esempio innovativo nel campo dell’autocostruzione da parte della Regione Toscana, un piccolo ma significativo esempio di come l’amministrazione intende intervenire per tutelare quella fascia di cittadini più deboli – fa presente Titta Meucci – sono infatti ben 82 nuclei a basso reddito con difficoltà abitative reali e contingenti ad essere interessate da questo bando, per un totale di circa 200 persone. Ci sono molte altre forme di sostegno – continua Meucci – sarebbe opportuno valutare ulteriori misure di incentivo per tali progetti quali, ad esempio, l’abbattimento degli oneri di urbanizzazione per le esperienze di autocostruzione e auto recupero”.

L’auspicio dell’interrogazione, ricorda Gazzetti “è di continuare a promuovere ed incentivare progetti di autocostruzione e di autorecupero come forme di politiche innovative che puntino alla riduzione del  disagio abitativo, una forma innovativa che coinvolge e rende partecipi nei lavori gli stessi cittadini”.

Per De Robertis, infine, “misure come quelle dell’autocostruzione rappresentano modelli interessanti da sviluppare per favorire il superamento di situazioni di disagio favorendo condivisione ed integrazione sociale, aspetti importanti per un nuovo modello di positiva convivenza sociale”.

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